Regione, sottoscritti il contratto per i forestali e un protocollo frutto della contrattazione

PERUGIA –  Sono stati sottoscritti, oggi, nella sede dell’assessorato all’agricoltura della Regione Umbria, il contratto integrativo regionale degli addetti ai lavori di sistemazione idraulico forestale ed idraulico agraria (Cirl Umbria 2017-2019) ed un protocollo aggiuntivo, frutto di contrattazione aziendale, valido esclusivamente per l’Agenzia forestale regionale e che tiene conto della evoluzione contrattuale applicata al personale dell’Agenzia, prima alle dipendenze delle Comunità montane.
A sottoscrivere gli accordi, che per la Regione Umbria – riferisce un comunicato dell’ente – sono stati firmati dall’assessore regionale alle foreste Fernanda Cecchini, il presidente dell”Agenzia forestale regionale (Afor), Giuliano Nalli, ed i rappresentanti di Legacoop Umbria, Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil.
“Soddisfazione per la firma dei contratti” è stata espressa dall’assessore Cecchini che ha ricordato come “le intese sottoscritte oggi, dopo molti anni di vacanza, si inseriscano in un quadro articolato e complesso per il rinnovo dei contratti di settore a livello nazionale, in particolare per la difficoltà di individuare la parte datoriale pubblica che fino al 2012 era rappresentata dall’Uncem, ora soppressa”.
“La Regione Umbria – ha sottolineato Cecchini – è il principale datore di lavoro degli operai e degli impiegati forestali avendo assorbito, a seguito della riforma endoregionale e della istituzione dell’Agenzia forestale regionale, tutto il personale forestale delle disciolte comunità montane titolare di un contratto privatistico”.

“Al 30 giugno 2016 i lavoratori forestali in servizio a tempo indeterminato all’Afor, che è ente strumentale della Regione – ha ricordato l’assessore – erano 557, di cui 499 operai e 58 impiegati. Gli ultimi dati, che tengono conto dell’uscita per prepensionamento di una cinquantina tra operai ed impiegati a fine 2016, indicano in 507 i lavoratori in carico all’Agenzia, di cui 453 operai e 54 impiegati. In base a quanto indicato nel Piano forestale regionale 1998-2007 e confermato dal successivo Piano forestale regionale 2008-2017 – ha aggiunto Cecchini – le unità a tempo indeterminato che effettivamente occorrono per assicurare le opportune cure colturali ai complessi forestali di interesse pubblico dell’Umbria dovrebbe essere limitato a circa 500. Da tempo l’Afor – ha spiegato Cecchini – evidenziava la difficoltà di procedere al necessario allineamento dei trattamenti giuridici ed economici relativi al personale forestale proveniente da realtà diverse, anche per l’inadeguatezza del precedente ‘Cirl’ che ora abbiamo rinnovato”.

“Con le firme di oggi – ha proseguito – abbiamo sanato una situazione che andava avanti da tempo, dando il giusto riconoscimento ai lavoratori, anche relativamente al ruolo e alle funzioni da svolgere. E’ stato quindi premiato l’impegno della Regione nel promuovere e coordinare la trattativa, partecipandovi direttamente insieme all’Agenzia forestale, con il risultato di potere contare su un quadro normativo certo per tutti i dipendenti”. “Abbiamo vinto una scommessa – ha sottolineato l’assessore Cecchini – e messo un punto fermo rispetto ad un percorso che vede, dopo aver superato alcune criticità del passato, l’Afor come un soggetto efficiente non solo nel panorama regionale. Prova ne è stato il lavoro svolto in occasione del sisma, quando le squadre provenienti da tutto il territorio umbro hanno saputo risolvere tempestivamente e con competenza le diverse problematiche legate alla fase dell’emergenza. E’ anche grazie a questo lavoro – ha evidenziato Cecchini – se l’Umbria è stata la prima fra le regioni colpite dal terremoto che ha potuto chiudere tempestivamente il periodo più difficile ed avviarsi verso la ricostruzione”.

Per i rappresentanti sindacali – è detto ancora nel comunicato – la firma dei contratti, tra i pochi sottoscritti a livello nazionale, rappresenta un punto non scontato di ripartenza per l’Agenzia forestale che, a suo tempo, ha rappresentato una scelta coraggiosa e che ora può guardare con maggior fiducia al futuro. Gli accordi – hanno aggiunto – sono la sintesi di un lungo lavoro di armonizzazione e di riconoscimento delle professionalità presenti.
Nella prossima settimana – hanno annunciato – si terranno le assemblee con i lavoratori per illustrare i contenuti delle intese. Per il presidente di Afor, Giuliano Nalli, “le intese raggiunte hanno un carattere innovativo, perché vanno in una direzione sempre più legata all’efficienza, abbandonando atteggiamenti assistenzialistici. E’ infatti previsto un giusto riconoscimento per i lavoratori nel quadro di una migliore efficienza del sistema e del modello organizzativo ed economico dell’ente, inserendo nell’organizzazione anche gli operai forestali. Si tratta – ha concluso – di strumenti messi a disposizione della Regione a sostegno di un ruolo sempre più centrale dell’Agenzia”. Nel corso della firma è stato evidenziato che sono tre i principali aspetti innovativi del nuovo contratto integrativo: il miglioramento delle indennità per le attività direttamente finalizzate all’aumento della produttività e dell’efficienza operativa (addetti alla motosega, ai mezzi vibranti ed alle macchine movimento terra);
l’allargamento delle figure professionali alle quali può essere riconosciuta la qualifica di “alta professionalità” e la previsione per gli impiegati della possibilità di assumere ruoli di responsabilità all’interno della struttura organizzativa aziendale.

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