Sapersi “localizzare” per conquistare i mercati internazionali. Come fare? Se ne parla alla Scuola Superiore per Mediatori Linguistici

PERUGIA – Penetrare i mercati stranieri adattando la comunicazione aziendale alla cultura del Paese in cui si vuole presentare i propri prodotti e servizi. La “localizzazione” è una tecnica di traduzione e interpretariato sempre più richiesta nel mercato internazionale del lavoro, e sarà al centro del seminario promosso, giovedì 29 marzo a partire dalle 9, nelle aule della Scuola Superiore per Mediatori Linguistici (SSML) di Perugia, a Case Bruciate. L’iniziativa, che vedrà la partecipazione di Sara Martellini, affermata traduttrice e Senior Translator per l’italiano per Facebook, si inserisce nell’ambito del Corso di Laurea Magistrale in Traduzione e Interpretariato per l’internazionalizzazione dell’impresa, nato dalla collaborazione tra la SSML e l’Università per Stranieri di Perugia.

Il seminario di giovedì, Introduzione alla localizzazione: profili, processi e strumenti, prenderà il via con una panoramica teorica sulle competenze e le nuove figure professionali legate a questa attività, si passerà all’analisi di importanti casi studio. La localizzazione è una disciplina a cavallo fra le scienze linguistiche e quelle informatiche, e consiste principalmente nell’adattamento di un prodotto alla cultura d’arrivo non solo dal punto di vista linguistico – tramite la traduzione del contenuto – ma anche culturale, modificando cioè immagini, funzionalità e messaggio affinché questi siano adeguati al destinatario del prodotto; la localizzazione presuppone perciò una conoscenza approfondita di parametri, valori e abitudini della cultura di riferimento che vanno trasferiti nel prodotto specifico.

 

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