Scuola, genitori contro l’accorpamento degli istituti di Costacciaro e Scheggia

COSTACCIARO – Polemica a Costacciaro e a Scheggia sul progetto delle amministrazioni relativo alla fusione dei due presidi scolastici. A protestare i genitori di Scheggia e un comitato, denominato “Salva Scuola” a Costacciaro. L’idea è quella di un accorpamento con la scuola primaria a Scheggia capoluogo e la secondaria di primo grado a Costacciaro.

L’idea non piace al gruppo di Scheggia perché si considera “la presenza di ambedue segmenti scolastici in ciascun paese, vitali e indispensabili presidi di crescita culturale e sociale di una comunità. I nostri due paesi sono già fortemente penalizzati – dicono – soprattutto in questi anni di crisi economica, nel settore del lavoro e in altri settori di vita come viabilità e sanità, e ora, se si dà seguito a questo progetto, si accelererà anche il processo di spopolamento perché le giovani famiglie, mancando anche le scuole, non avranno motivo di permanenza e cercheranno altre sistemazioni”. Per i genitori di Scheggia è necessaria “una particolare attenzione ai territori di montagna. La seconda missiva si allinea ai genitori di Scheggia. “Riteniamo che la proposta del Sindaco di Costacciaro riguardo al contributo regionale per sostenere l’eventuali spese di trasporto, siano sufficienti per coprire solo un anno scolastico. Ma nel momento in cui termineranno i fondi, su chi graverà il costo del trasporto? – dice il comitato – L’interesse della Regione è quello di tagliare le spese scolastiche a discapito della comunità, togliendo un presidio fondamentale, essenziale per la crescita della collettività. Il Sindaco, molto probabilmente, non si è reso conto che il comune di Costacciaro e i genitori dovranno affrontare un’ ulteriore spesa per la Scuola Secondaria di primo grado che è il costo della mensa. Costo che non dovrà sostenere il comune di Scheggia. Oppure nel contributo regionale per il trasporto è compresa anche la mensa? Inoltre, lo stesso Istituto Comprensivo, potrebbe risentire di una eventuale perdita della Dirigenza e della Segreteria nel caso in cui le iscrizioni dovessero essere orientate verso i comuni viciniori poiché il numero minimo per garantire la legittimità dell’Istituto Comprensivo di 600 alunni verrebbe a mancare. Pertanto le nostre scuole potrebbero essere semplici satelliti di istituzioni complesse e grandi come Gualdo Tadino e Gubbio”.

 

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