Sel Terni: “Grati agli operai di Ast e ai sindacati per la difesa del lavoro”

TERNI – In attesa del referendum sull’accordo della vertenza Ast, Sel Terni esprime la più profonda gratitudine ai lavoratori e alle loro rappresentanza sindacali per la coraggiosa e intelligente difesa non solo del loro posto di lavoro, della loro fabbrica, ma delle prospettive di una città intera e di un comparto, quello degli acciai speciali, unico in Italia.
“Sono stati i lavoratori i veri protagonisti di questa vertenza – è scritto in una nota e ad essi va il merito dei risultati raggiunti. Sono stati i lavoratori a doversi spesso fare carico dei silenzi e delle assenze della politica umbra e nazionale, sono stati loro a trascorrere giorni e notti ai presidi davanti allo stabilimento (non ad attendere in trepidante attesa davanti ai siti internet…), sono stati loro a subire le cariche della polizia durante la manifestazione per i propri diritti (mentre nelle aule parlamentari si è assistito alla patetica difesa delle bugie del ministro degli interni…). Vogliamo quindi ringraziarli per avere creduto alle proprie ragioni e lottato fino in fondo, resistendo uniti alle forti pressioni di chi voleva accontentarsi di “mediazioni” governative al ribasso, accusando i lavoratori di eccessiva rigidità (e sembrando più preoccupato della forza e della determinazione dello sciopero e delle proteste, che delle reali prospettive di rilancio delle acciaierie)”.
“In questi lunghi giorni – continua la nota di Sel Terni – abbiamo cercato, e con noi i nostri parlamentari Fratoianni, Airaudo e Ferrara, di essere vicino a chi scioperava, a chi manifestava, a chi era costretto a occupare autostrade per farsi sentire. L’attuazione dell’accordo richiede da ora una costante attenzione affinché tutti i soggetti  (istituzioni, governo e proprietà) rispettino gli impegni sottoscritti, ci auguriamo che tutti coloro che oggi fanno a gara per assegnarsi meriti non scompaiano nuovamente lasciando ancora una volta soli i lavoratori e i sindacati”.
Sel continuerà a essere al loro fianco, in città e nelle sede istituzionali con i propri rappresentanti parlamentari, a cominciare dallo sciopero generale del prossimo 12 dicembre.

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