Sfida il gelo di Norcia per protesta

NORCIA – In segno di protesta per non aver ancora ricevuto una casetta dalla protezione civile, Ramadan Azizi ha dormito per una notte all’interno di una tenda, sotto la neve per attirare l’attenzione sulla sua condizione. Al momento delle assegnazioni delle strutture abitative, si era trasferito a Berlino per lavorare anche se era intenzionato a rientrare a Castelluccio. “Sono stati diciassette mesi di rabbia e di decine di firme inutili. La gente da tutto il mondo ci ha aiutato tanto e continua a farlo. Chi ci amministra invece perde tempo, in tutti questi mesi si poteva fare molto di più. Ma sono sicuro: con la tenacia di questa gente Castelluccio può rinascere. Basta riaprire le strade e poi il mio paese ripartirà”. Dopo il sisma del 2016, il suo ristorante La Sibilla è crollato e ora ciò che rimane è soltanto il garage. Di origini macedoni, è arrivato in questa zona grazie alla passione per il deltaplano del padre e Castelluccio e da allora si sono posizionati in questa parte dell’Umbria immersa nella natura. Nei mesi delle scosse, Ramadan inizia a fare il pendolare, non riesce a staccarsi dal suo ristorante. “Fin da quando avevo 14 anni ho avuto la passione per la cucina e mio padre l’ha assecondata – spiega Ramadan – fare la stagione a Castelluccio è stata una palestra. Alla Sibilla, da aprile a novembre, arrivavamo a 15mila coperti, avevamo anche 300 persone a pranzo. A volte dovevo anche mandare via qualcuno perché non ce la facevo anche se avevo sei dipendenti e in estate mettevo pure qualche aiuto. C’era lavoro per tutti a Castelluccio”.

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