Smacchi: “Tutelare i dipendenti umbri di Faber SpA”

Il Consigliere regionale del Partito democratico, Andrea Smacchi, ha presentato un’interrogazione alla Giunta regionale per sapere “quale sarà il destino dei dipendenti umbri della Faber Spa in vista di una annunciata razionalizzazione delle produzioni”. Per Smacchi l’Esecutivo di Palazzo Donini deve attivarsi “per scongiurare le inevitabili conseguenze che il piano di ristrutturazione comporterà per l’intera Fascia Appenninica, tutelando i lavoratori umbri”. “La Giunta si attivi per scongiurare le inevitabili conseguenze che il piano di ristrutturazione della Faber Spa comporterà per l’intera Fascia Appenninica”. È quanto richiesto dal consigliere regionale del Partito democratico, Andrea Smacchi, in un’interrogazione all’Esecutivo di Palazzo Donini nella quale si domanda di “conoscere nel dettaglio il piano di ristrutturazione della Faber SpA che l’azienda proprietaria Franke Spa ha intenzione di promuovere e le conseguenze che questo comporterà sul futuro dei lavoratori umbri della Faber Spa di Sassoferrato”.

“Nei primi giorni di settembre – spiega Smacchi – è pervenuta una comunicazione ai dipendenti umbri della Faber Spa impiegati nel sito produttivo di Sassoferrato nella quale l’azienda Franke Spa, proprietaria del marchio, comunica l’inizio di una complessa fase di ristrutturazione del sito produttivo di Peschiera del Garda. Tale processo di ristrutturazione comporterà il progressivo concentramento dell’attività su questo stabilimento delle produzioni più profittevoli. Appare chiara, quindi, l’intenzione di privilegiare tale sito, notevolmente più vicino alla casa madre che ha sede in Svizzera, e sicuramente meglio collegato dal punto di vista viario”.

“Il piano della Franke Spa –  continua Smacchi – prevederà inevitabilmente un esubero di personale con un importante  ridimensionamento che graverà sulle maestranze dei siti produttivi di Fabriano e Sassoferrato che, a sua volta ha già assorbito una parte dei 200 esuberi del sito produttivo di Fossato di Vico definitivamente chiuso. Nello stabilimento di Sassoferrato della Faber SpA lavorano attualmente circa 50 operai residenti principalmente nei Comuni umbri di Gubbio, Gualdo Tadino e Fossato di Vico. Per questo – conclude Smacchi – è necessario che la Giunta regionale si attivi al fine di scongiurare le inevitabili conseguenze che il piano di ristrutturazione comporterà per l’intera Fascia Appenninica”.

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