Spello, il Festival del Cinema sbanca: in platea anche Pupi Avati

SPELLO – Grande successo per la sesta edizione del “Festival del Cinema Città di Spello ed i Borghi Umbri – Rassegna Concorso Le Professioni del Cinema”,  che si è chiuso con tanto pubblico e tanti ospiti illustri. La kermesse, promossa dall’Associazione Culturale di Promozione Sociale “Aurora”, guidata da Donatella Cocchini, e sotto la direzione artistica del regista Fabrizio Cattani, ha regalato  grandi emozioni, quelle vissute direttamente ed indirettamente dai professionisti del dietro le quinte, dalle tante autorità e cittadini intervenuti alla cerimonia di premiazione, che si è tenuta sabato 4 marzo al Teatro Subasio, alla presenza – tra gli altri – della madrina e del padrino, gli attori Ivana Lotito e Alessandro Sperduti.

A presentare l’evento invece il giornalista Rai, Vittorio Introcaso, e Simona Fiordi. Il piccolo gioiello, custodito nel cuore della Splendidissima Colonia Julia, a stento è riuscito a contenere le tante persone che non hanno voluto mancare alla serata, consacrata appunto a tutte quelle donne e quegli uomini che quotidianamente lavorano per regalare grande bellezza alle pellicole, curandone ogni singolo dettaglio ed ogni piccolo particolare. Veri e propri artigiani di cui troppo poco si parla, ma che del film ne sono l’essenza e che portano alto il nome dell’Italia in giro per il mondo, contaminando con le loro conoscenze e competenze il cinema estero. Ed è proprio pensando a loro che il Festival del Cinema di Spello è nato e continua a crescere anno dopo anno, arricchendosi sempre di più di grandi partnership e collaborazioni come quelle con il Centro Sperimentale di Cinematografia Cineteca Nazionale e l’Associazione scenografi, costumisti e arredatori.

I PREMIATI – Ventuno i premi consegnati nel corso della cerimonia, che si è tenuta al culmine della sesta edizione. Ecco tutte le categorie e i vincitori, a cominciare proprio dal “Premio dei professionisti”, che ha interessato ben dodici categorie: “Premio miglior acconciatore” a Daniela Tartari per “La pazza gioia”; “Premio migliore autore della fotografia” a Maurizio Calvesi per “Le confessioni”; “Premio miglior costumista” a Catia Dottori per “La pazza gioia”; “Premio migliori effetti speciali” a Andrea Marotti e Carlo Tosi per “Veloce come il vento”; “Premio miglior fonico di presa diretta” a Biagio Gurrieri per “Il più grande sogno”; “Premio miglior montatore” a Matteo Santi e Filippo Boni per “Mine”; “Premio miglior montatore del suono” a Mirko Perri per “Veloce come il vento”; “Premio per la migliore colonna sonora” a Carlo Virzì per “La pazza gioia”; “Premio miglior creatore di suoni” a Mirko Perri per “Veloce come il vento”; “Premio per la migliore sceneggiatura” a Francesca Archibugi e Paolo Virzì per “La pazza gioia”; “Premio migliore scenografia” a Marcello Di Carlo per “In guerra per amore” ed infine “Premio miglior trucco” a Esmè Sciaroni per “La pazza gioia”. Otto, poi, i premi collaterali: “Premio Miglior Film Europeo” a “Ritorno alla vita” di Wim Wenders; “Premio Miglior Documentario” a “Così mangiavano. Gli italiani, la tavola, i film” di Giancarlo Rolandi; “Premio miglior backstage” a “Suburra” di Daniele Santonicola; “Premio Cinemaitaliano.info” a “Veloce come il vento” di Matteo Rovere; “Premio Cineteca Nazionale Centro Sperimentale di Cinematografia” a “Così mangiavano. Gli italiani, la tavola, i film” di Giancarlo Rolandi; “Premio Carlo Savina – Suono e musica nel cinema” a Davide Cavuti; il premio riservato ai ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado che hanno partecipato ai bandi loro riservati è andato a Sundus Fiocchetti per la categoria “Bozzetto costume” ed a Amedei Giulio Proietti Bocchini per la sezione “Cortometraggi”; “Premio miglior film votato dal pubblico” a “Un bacio” di Michele Vannucci. Ultimo riconoscimento il “Premio all’Eccellenza”, consegnato in questa sesta edizione al regista Pupi Avati.

PUPI AVATI – “Grazie per questo premio – ha detto Pupi Avati, prendendo la parola dal palco del Teatro Subasio – e per l’opportunità che questo Festival mi ha dato, ossia quella di incontrare colleghi che non conoscevo”. Il regista, celebre per pellicole come “Ma quando arrivano le ragazze?”, ha poi sottolineato il malcostume che vede, in diverse occasioni, il taglio dei titoli di coda al termine del film, che toglie visibilità e il giusto tributo a tutti coloro che contribuiscono alla costruzione del film. Infine, un passaggio sul suo rapporto con l’Umbria, terra in cui non solo ha girato diverse sue opere ma alla quale è legato anche per motivi personali.

LE AUTORITA’ – E proprio il Cuore verde d’Italia è stato al centro di diversi interventi fatti dalle istituzioni nel corso della cerimonia di premiazione, che ha visto presenti – tra gli altri – il vicepresidente ed assessore al turismo della Regione Umbria, Fabio Paparelli, la presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Umbria, Donatella Porzi, e il sindaco di Spello, Moreno Landrini. Tutti concordi nel sottolineare il ruolo chiave giocato dal Festival del Cinema nel rilanciare il turismo nell’Umbria colpita direttamente ed indirettamente dal terremoto. In platea anche l’onorevole Walter Verini.

DONATELLA COCCHINI – “Il Festival del Cinema – ha sottolineato la presidente Donatella Cocchini – ha tra le sue mission anche quella di contribuire allo sviluppo economico, turistico e culturale della regione. Ed è proprio in quest’ottica che rientra il patto di amicizia stretto nei mesi scorsi con la città texana di Sugar Land – ha concluso la presidente Cocchini -, con la quale abbiamo avviato una stretta collaborazione che ci vedrà volare in America il prossimo settembre”. Calato il sipario e spente le luci, ora l’appuntamento è per il prossimo anno. E lo staff del Festival del cinema è già al lavoro.

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