Spoleto, Confesercenti sulla tassa di soggiorno: “Non è scandalosa”

SPOLETO – Il presidente della Confesercenti Umbria, Italo Federici, torna sulla questione della tassa di soggiorno. Per il rappresentante di categoria “è legittimo e corretto da parte dell’amministrazione comunale istituire l’imposta purché nel rispetto degli obblighi legislativi, e cioè: A) sentire le associazioni maggiormente rappresentative, senza per questo precostituire alcun tipo di concertazione con le categorie, ma come partecipazione al procedimento amministrativo; B) il gettito dell’imposta sia destinato a finanziare interventi in materia di turismo, ivi compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, nonché interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali, nonché dei relativi servizi pubblici locali”.
Federici dice che “se qualcuno pensa che il metodo del confronto debba necessariamente concludersi con un accordo, soprattutto quando una categoria (il riferimento è a Confcommercio ndr) guarda esclusivamente agli interessi della propria parte perdendo di vista l’interesse generale della città, questo qualcuno sbaglia. E non è certo scandaloso pensare che la categoria si faccia carico dell’euro d’imposta: c’è già il precedente di Cattolica dove le categorie del turismo si sono autotassate per l’importo di 450 mila euro”.
Per Federici “è sconcertante sottolineare che si è tornati a parlare di Spoleto grazie alle riprese della fiction Don Matteo e poi contestare la finalizzazione dei 220 mila euro previsti per iniziative ed eventi di promozione turistica. Se i turisti non verranno a Spoleto, non sarà per un euro di imposta ma perché non vi saranno iniziative di richiamo, di ampio respiro”.
Per il presidente di Confesercenti “Più importante sono le iniziative per modificare la posizione del nuovo soprintendente rispetto ai dehors di cui richiede l’istantanea rimozione; a nostro avviso non serve coinvolgere il Ministro ma basta capacità di analisi e intelligenza”.

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