Terni, centro residenziale di San Lucio, la giunta comunale approva il potenziamento

TERNI – I centri semi residenziali per disabili una risorsa per il territorio: strutture aperte e integrate con il quartiere, un servizio sociale ma anche una risorsa a disposizione del territorio. Per offrire punti di aggregazione, per una maggiore attenzione e cura per gli spazi pubblici, per costituire luoghi di partecipazione e progettazione.

E’ questo il senso della delibera approvata oggi dalla giunta comunale che, nel contesto delle politiche dell’abitare e della rigenerazione dei quartieri, ha previsto azioni specifiche per la struttura di San Lucio. Innanzitutto la giunta ha deciso di ribadire quanto fatto dalla precedente amministrazione sulla collocazione a San Lucio di un centro semi residenziale in un edificio appositamente ristrutturato e con adeguate dotazioni, così da migliorare l’accoglienza, le attività didattiche e ricreative. Di fare, poi, di questa struttura un luogo di aggregazione più ampio, con la possibilità di interagire concretamente con il quartiere. Nella cura dei cosiddetti beni comuni, ad iniziare dalle aree verdi, l’organizzazione degli spazi pubblici.

Nell’attuare modalità di confronto e coinvolgimento della comunità di riferimento e delle associazioni delle persone con disabilità nella programmazione di interventi culturali ed attività innovative e nell’attivazione di servizi di quartiere. Tra le azioni concrete, l’apertura di un Bibliobar gestito dalle persone con disabilità, in collaborazione con la biblioteca comunale di Terni, in base a un progetto già positivamente attuato dall’istituto Vaccari a Roma.

“Entriamo in una logica completamente nuova – dichiara il vicesindaco con delega al Welfare Francesca Malafoglia – quella cioè del centro semi residenziale non struttura esclusivamente di assistenza ma come struttura di servizio per chi la frequente e più complessivamente per il quartiere che lo ospita. Un’ottica resa possibile anche grazie al regolamento del Beni Comuni di cui si sta dotando il Comune di Terni, che fa dell’integrazione tra strutture e della cura degli spazi comuni un obiettivo per l’intera città. Ebbene le azioni intraprese per accrescere il benessere sociale attraverso politiche attive e partecipate nel quartiere di San Valentino, rispondendo così alle forti sollecitazioni pervenute dai residenti e dalle associazioni presenti, nell’ambito di un percorso partecipato, vertono sui centri semiresidenziali, sul centro giovanile Sant’Efebo recentemente ristrutturato, su spazi a disposizione per botteghe artigiane e botteghe d’artista per riscoprire antichi mestieri tradizioni e promuovere percorsi e laboratori, creativi e innovativi, per le giovani generazioni, sempre nella prospettiva e all’interno della progettualità dei Beni comuni”.

“Per aver la certezza di raggiungere questo obiettivo – conclude il vicesindaco – abbiamo voluto  ricorrere anche in questo caso a quello che è ormai un metodo di lavoro di questa giunta, cioè l’approccio integrato di un comitato interassessorile  per la programmazione delle politiche dell’abitare e della rigenerazione dei quartieri  interconnessa all’attività dei centri socio-educativi e socio-riabilitativi di via San Lucio, costituito tra gli assessori al Welfare, Servizi Sociali, Partecipazione, Urbanistica, Lavori Pubblici, Cultura e Politiche Giovanili”.

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