Terni, il Comune presenta il piano della disabilità: tre le linee di intervento

TERNI – Questa mattina a Palazzo Spada, il vicesindaco con delega al Welfare, Francesca Malafoglia, ha presentato il Piano delle Politiche sulle Disabilità, approvato dalla Giunta Comunale nei giorni scorsi e strutturato sulla base della proposta di Programma di azione biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità. Insieme all’assessore i tecnici e i rappresentanti delle associazioni cittadine impegnate nei temi della disabilità, tra queste il Comitato italiano paraolimpico e l’ufficio scolastico regionale. “Il Piano – ha detto Francesca Malafoglia – rappresenta lo strumento partecipativo attraverso il quale i temi della disabilità verranno trattati secondo l’ottica evoluta delle regole Onu, in particolare quelle contenute nella Convenzione europea sui diritti delle persone con disabilità, per le quali il concetto di barriera non è limitato al dato materiale e fisico ma costituisce l’insieme delle condizioni e impedimenti all’esercizio del diritto di cittadinanza secondo i principi di uguaglianza, dignità e parità di diritti tra tutti i cittadini”. Tre LE linee d’intervento individuate: Accessibilità e mobilità, Servizi alla persona e Integrazione scolastica. Il Piano indica le azioni e gli interventi previsti per la promozione e la tutela dei diritti delle persone con disabilità, emersi a seguito della ricognizione dello stato dei bisogni in seno ai vari tavoli Agenda 22 cui siedono gli enti a vario titolo coinvolti nel tema della disabilità e le federazioni di associazioni che ne rappresentano il mondo. Agenda 22 è uno strumento, un sistema, partecipato e condiviso, di proposte di azioni che puntano alla piena ed effettiva partecipazione alla società delle persone con disabilità. Avviato nel 2010, su istanza delle associazioni sul tema della disabilità, dallo scorso ottobre è passato alla fase operativa. Istituito un comitato interassesorile composto da assessorato al Welfare/Servizi Sociali/Partecipazione e assessorati ai LL.PP./Qualità Urbana , Urbanistica/Edilizia Privata, Scuola/Servizi Educativi, Trasporti/Mobilità, Commercio/Artigianato/Marketing territoriale e un tavolo interistituzionale con Provincia di Terni, Usl Umbria 2, Azienda Ospedaliera Santa Maria, Ater, Umbria Mobilità, CSA, Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità, CCIAA di Terni e dalle associazioni Fish, Fada, Fand, Cip, Cesvol, Fondazione Carit, Forum Terzo Settore. Obiettivo è occuparsi di tutti gli aspetti della vita quotidiana della persona con disabilità a partire dalla ricognizione dello stato attuale materiale e immateriale rispetto alle condizioni di vita.

I tre tavoli Accessibilità e mobilità. L’accessibilità è un pre-requisito per consentire alle persone con disabilità di godere pienamente di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali. Parcheggi: Creazione di spazi di sosta adeguati alle esigenze e soddisfazione della domanda per impedire forti limitazioni alla mobilità personale. Trasporti: Possibilità di utilizzo del trasporto pubblico a tutte le persone senza alcuna limitazione. Percorsi: Piena fruibilità dei percorsi pedonali sia sotto il profilo della percorrenza che sotto quello delle funzioni e dell’informazione. Edifici e Servizi Pubblici: Facilitazione nell’utilizzo degli spazi e delle attività pubbliche. Locali aperti al pubblico: Facilitazione nell’utilizzo degli spazi e delle attività aperte al pubblico. Già modificato l’articolo del Regolamento edilizio sull’accessibilità Non si paga l’occupazione di suolo pubblico per le aree destinate agli scivoli e approfondimento sul tema in occasione dell’organizzazione di eventi.

Servizi alla persona. La Convenzione Onu una visione culturale, scientifica e giuridica della condizione di disabilità e della persona con disabilità che deve ispirare una riformulazione anche dei modelli organizzativi del sistema di welfare del nostro Paese e della loro declinazione nel nostro territorio. Partecipazione alle attività sportive, culturali, ricreative e sociali: Aumentare la partecipazione e diversificare l’offerta di attività pubbliche e private per incrementare il livello culturale diffuso; aumentare il livello di benessere psico-fisico; realizzare un ambiente inclusivo. Presa in carico globale: realizzazione di una regia operativa che possa coordinare la presa in carico globale e che ne sia responsabile; valutazione multidimensionale della persona tramite il profilo di funzionamento; messa a disposizione di facilitatori appropriati e abbattimento delle barriere. Sevizi socio sanitari: Presa in carico della persona con disabilità e della sua famiglia da una struttura multidisciplinare fin dalla nascita del figlio o comunque dalla prima infanzia; progetto di vita della persona con disabilità; coordinamento degli interventi eseguiti con e per la persona; aumento del benessere psico-fisico della persona con disabilità e della sua famiglia; promozione della consapevolezza dei diritti delle persone che accedono ai servizi pubblici. Centri semi residenziali: Predisposizione con tutti gli utenti dei centri del progetto di vita individuale a breve, medio e lungo termine; equilibrare l’offerta e lo standard di servizio nei diversi centri; centri semi residenziali per minori; centri semi residenziali per persone con problematiche specifiche come autismo o difficoltà relazionali gravi; partecipazione delle famiglie e delle associazioni con un audit civico, ad esempio attraverso schede dettagliate, con giudizi sulla qualità del servizio e sulla qualità della gestione della convenzione. Assistenza domiciliare: Attivazione dell’intervento di assistenza domiciliare solo se coerente col complessivo progetto di vita della persona con disabilità; superamento, dove possibile, del rapporto individuale (un operatore/un utente); passaggio, in base alle potenzialità di ognuno, dall’assistenza all’autonomia e poi sempre di più verso una vita indipendente. Minori: Allargamento ad altre scuole del progetto “Scuola, territorio e servizi: la rete per l’inclusione” finalizzato alla presa in carico globale scuola/Usl 2 degli alunni con disabilità sperimentando alcuni strumenti elaborati secondo l’ICF; ragionare sull’appropriatezza delle diagnosi l. 104/92. Nuovi Servizi: Diversificare ed ampliare l’offerta dei servizi socio-assistenziali. Già partito il lavoro di ridefinizione dei servizi partendo dai bisogni e attivo il progetto di presa in carico globale della persona secondo il modello bio-psico-sociale e dell’approccio delle capacità (capability approach) al fine di centrare il sistema di servizi ed interventi sul progetto di vita.

Integrazione scolastica. L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità è frutto di un lungo processo irreversibile connotato da valenza pedagogica, culturale e sociale. Il diritto allo studio è un diritto costituzionalmente garantito: la scuola è aperta a tutti e tutti i cittadini hanno pari dignità sociale. Mappatura edifici scolastici: Assicurare l’accessibilità per garantire l’attuazione del diritto allo studio e le pari opportunità. Ottimizzazione dell’utilizzo degli ausili scolastici: Creazione di una banca dati costantemente aggiornata sugli “spostamenti” degli ausili nelle scuole. “Definiti questi assi di lavoro e delineati i contenuti grazie all’azione dei tre gruppi – ha concluso l’assessore – ora il Comune lavorerà in collaborazione con la Asl e con tutti gli altri enti e le associazioni di volontariato affinché ci siano applicazioni concrete e costanti, utilizzando al meglio le risorse pubbliche e attivando laddove è possibile percorsi virtuosi che coinvolgano i privati”.

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