Terni, il Coni entrerà nel carcere di Terni anche nel 2016

TERNI – Anche i detenuti del carcere di Terni hanno partecipato ai corsi sportivi promossi ed organizzati dal Coni. “Mi preme ringraziare la direttrice del carcere Chiara Pellegrini e il comandante Fabio Gallo per il grande aiuto ed il supporto che ci hanno fornito, unitamente a Roberta Lupi, responsabile dell’area tratta mentale – ha commentato Stefano Lupi, delegato provinciale del Coni di Terni. Ovviamente il nostro grazie va anche ai volontari delle federazioni sportive di Terni, in particolare a quelli delle Bocce e del Tennis che si sono resi disponibili per molti mesi ad effettuare i corsi. Tra di loro ce n’è uno giovanissimo, appena ventenne, che rappresenta un esempio di grande dedizione e generosità. Che ci siano ragazzi, anche così giovani, che mettano a disposizione un po’ del proprio tempo libero per  una causa nobile come questa ci rende particolarmente orgogliosi. Speriamo siano sempre di più. Anche l’anno scorso c’era un ragazzo appena diciannovenne. E’ il segnale che ci sono tanti giovani dalle grandi qualità umane che ringraziamo di cuore per la disponibilità”.

CONI CARCERE TERNI

Il vice presidente regionale del Coni Moreno Rosati, che è anche il presidente regionale della Federazione Bocce ha voluto inoltre preannunciare l’impegno del Coni e della FIB all’interno del carcere di Terni anche per il prossimo anno. “Non solo saremo presenti, ma amplieremo anche le discipline sportive che potrete sperimentare – ha spiegato – altre federazioni sportive provinciali hanno già dato la propria adesione e stiamo perciò adoperandoci per fare in modo che per il 2016 potrete provare altri sport”.

Grande soddisfazione anche per la direttrice del carcere di Terni Chiara Pellegrini. “Credo fortemente nel grande sostegno che può offrire l’attività sportiva tra la popolazione carceraria – ha commentato – Devo anche sottolineare che essa mette in luce spesso la parte più bella, quella della solidarietà, dell’aiuto reciproco tra di voi, la gioia e il sorriso che ne derivano. Anzi, spero che per l’anno prossimo venga ulteriormente ampliata la partecipazione da parte della popolazione carceraria ai vari corsi, perché ritengo che tali attività rappresentino davvero un grande aiuto non solo fisico, ma anche morale. Grazie al Coni per aver dato continuità a questo progetto”.

CONI 2

In chiusura il grazie è arrivato da un detenuto, a nome di tutti i suoi compagni, sia al Coni che agli istruttori delle federazioni sportive presenti. “Con loro si è creato un feeling bellissimo – ha detto – che è andato spesso oltre la pratica sportiva. Ci siamo sentiti ascoltati, abbiamo potuto scambiare idee ed opinioni. Per noi è stato importante e siamo felici che questa esperienza vada avanti anche l’anno prossimo”.

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