Terni, Tutela del marchio d’impresa: per le Pmi in arrivo pioggia di risorse dal Ministero

TERNI – Un aiuto concreto per le piccole imprese che vogliono internazionalizzarsi lavorando in Europa o nel resto del mondo. Arriva dal Ministero dello Sviluppo Economico che dal mese di marzo ha attivato la misura “Marchi+3”, con la quale finanzia fino ad un massimo dell’80% le spese ammissibili per l’estensione del proprio marchio nazionale a livello comunitario e internazionale. Ingenti le risorse disponibili. Ammontano complessivamente a 3.825.000 euro.
In dettaglio, le agevolazioni previste sono dirette a favorire la registrazione di: marchi comunitari presso EUIPO (Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale) e di marchi internazionali presso OMPI (Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale).

Il soggetto che gestisce le domande del bando è Unioncamere italiana, che erogherà i finanziamenti fino ad esaurimento risorse. Ma la Camera di Commercio di Terni si sta comunque attivando per sostenere le imprese del territorio offrendo un importante servizio di primo orientamento completamente gratuito ed effettuando un esame per individuare se il soggetto ha i requisiti richiesti dal bando per l’accesso al finanziamento.

“I marchi sono segni che contraddistinguono i prodotti o servizi di un’impresa, differenziandoli da quelli delle altre imprese, costituiscono quindi uno dei principali elementi di immagine aziendale. Un marchio forte crea un’identità, rafforza la fiducia e semplifica la comunicazione tra venditore e acquirente – sottolinea il Segretario Generale, Giuliana Piandoro – per questo mettiamo a disposizione delle nostre imprese un servizio aggiuntivo del tutto gratuito che opera nella direzione di sostenere la capacità di innovazione del nostro territorio”.

I dati che arrivano dagli uffici camerali dove si tutela la proprietà intellettuale non sono incoraggianti. Dal 2013 ad oggi è sensibile la flessione registrata. I marchi nel 2013 erano stati 115, il 2017 si è chiuso con appena 99 marchi depositati. Nei primi tre mesi del 2018 il dato è fermo a 18. Per i brevetti i numeri parlano di 7 depositati nel 2013 e 5 al 2017.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.