Terni, vertenza call center, i sindacati all’azienda: “Gravi disparità di trattamenti”

TERNI – Parlano di patti non rispettati e di grave disparità di trattamento tra i lavoratori. I sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil intervengono nella vertenza riguardante il call center k4Up. La questione riguarda in particolare un accordo sottoscritto tra gli stessi sindacati e l’azienda. Un accordo che prevedeva il pagamento dello stipendio di gennaio e febbraio, delle tredicesime e dei conguagli Irpef oltre al reciproco riconoscimento dell’obiettivo di stabilizzare i lavoratori per mezzo di quanto previsto dalla normativa vigente e di un sistema che avrebbe portato al riconoscimento della disoccupazione per i dipendenti parasubordinati.
Nell’accordo i sindacati hanno ottenuto anche la rinuncia da parte dell’azienda alla facoltà di interrompere o non rinnovare i contratti in essere per scarsa resa.
Ora le tre sigle rilevano che l’azienda ha rispettato solo la prima parte dell’intesa riguardante gli stipendi di gennaio, le tredicesime, i conguagli e la parte relativa alla rinuncia alla facoltà di interrompere o non rinnovare i contratti per scarsa resa, salvo poi, però, procedere unilateralmente al saldo delle spettanze di febbraio con ritardo e a una sola parte di lavoratori.
I sindacati hanno chiesto quindi un’audizione alla commissione di Palazzo Spada. Prossimamente solleciteranno la convocazione del tavolo presso la direzione Territoriale del lavoro di Terni. Un incontro, per la verità, già fissato ma saltato per indisponibilità dell’azienda nella data di convocazione.

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