Todi, Porta Orvietana: assegnati i lavori per la messa in sicurezza

TODI – Prosegue il piano degli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico e la messa in sicurezza del territorio comunale di Todi.

Nei giorni scorsi sono stati consegnati i lavori per gli interventi urgenti di ripristino della frana di Porta Orvietana, area interessata da movimenti franosi complessi che, a seguito delle eccezionali precipitazioni piovose verificatesi il 17 e 18 novembre dello scorso anno, minacciavano di provocare spostamenti di masse di terreno nella sottostante strada comunale.

I lavori, per un importo di 63.786 euro, permetteranno di rinforzare il pendio con l’asportazione del terreno instabile e la sostituzione con strati di materiale steso e compattato, contenuto da una geogriglia. L’intervento prevede anche un’opera di sostegno ai piedi del pendio con un muro in cemento armato e pali. I lavori, inoltre, consentiranno anche una corretta regimazione delle acque superficiali per allontanare le stesse ed impedire la loro infiltrazione.

“La prevenzione dal rischio idrogeologico – afferma il sindaco Carlo Rossini – ha assunto grande priorità, e l’Amministrazione comunale sta predisponendo diverse opere in questo ambito. Le esigenze finanziarie per il complesso degli interventi necessari alla messa in sicurezza del territorio sono consistenti. Per questo, alla fine di dicembre, attraverso un’azione congiunta con il sindaco di Orvieto, ci siamo attivati per chiedere al Governo e al Parlamento il rifinanziamento della Legge speciale del 1987. La proposta presentata prevede un programma organico di interventi per circa 30 milioni di euro per consentire il completamento delle opere di consolidamento, manutenzione e messa in sicurezza del Colle di Todi e di alcuni versanti della Rupe di Orvieto”.

“Nelle prossime settimane – conclude il sindaco – daremo seguito alla nostra azione organizzando una specifica giornata di approfondimento, verifica e studio tra Regione ed i due Comuni coinvolgendo anche i rappresentanti del Parlamento e del Governo per riproporre la questione all’attenzione nazionale”.

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