Trenta insegnanti di bambini ciechi al corso di formazione Irifor

Favorire l’inclusione scolastica degli alunni con minorazione visiva, fornendo agli insegnanti le conoscenze tecniche e metodologiche necessarie per promuovere il corretto percorso educativo. Sono queste le finalità del corso di formazione tiflologica ‘L’alunno non vedente e ipovedente nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria’ rivolto a insegnanti curriculari e di sostegno e a operatori scolastici e domiciliari di alunni con deficit visivo.

Un progetto promosso e realizzato dall’Istituto per la ricerca e la formazione e la riabilitazione (Irifor) Umbria, in collaborazione con il Centro di consulenza tiflodidattica (Cct) di Assisi e il sostegno economico dalla Fondazione Cassa di risparmio di Perugia. Il corso, che prenderà il via mercoledì 1 ottobre, è stato presentato ieri, a Perugia da Emilio Vantaggi, presidente di Irifor Umbria, e Francesca Piccardi, responsabile del Cct di Assisi. Presente alla conferenza anche Francesca Brunelli dell’area progetti sull’educazione della Fondazione Cassa di risparmio di Perugia.

“Gli alunni con deficit visivo – ha spiegato Vantaggi – necessitano di un intervento educativo precoce e competente, di una didattica differenziata che tenga conto delle condizioni specifiche degli alunni stessi, pur proponendosi il raggiungimento di obiettivi comuni a tutti gli studenti. Tutte le figure educative coinvolte nel processo di apprendimento devono possedere specifiche conoscenze: tipologia del deficit visivo, fattori di rischio per lo sviluppo, modalità della percezione della realtà e strumenti tiflodidattici per lo studio delle diverse discipline”.

Il percorso formativo avrà una durata di 120 ore di cui 60 dedicate a lezioni teoriche e 60 a laboratori di informatica, Braille, matematica, costruzione di libri tattili illustrati, modellatura e disegno in rilievo.

“Spesso gli insegnanti – ha affermato Piccardi – non hanno una formazione specifica in merito alla minorazione visiva. Assistiamo inoltre a un progressivo ridimensionamento delle risorse economiche pubbliche destinate al mondo dell’istruzione e chi più ne risente sono proprio gli studenti con handicap che vedono tagliati i fondi destinati a insegnanti di sostegno e materiale specifico. È dal 2008 che nella provincia di Perugia non si organizza un corso così ben fatto”.

Il progetto coinvolgerà, due volte a settimana per cinque mesi, trenta insegnanti di tutto il territorio regionale, seguiti da quattro tiflopedagogisti, una psicologa ed arte terapeuta, un’istruttrice di orientamento e mobilità e autonomia personale, una neuropsichiatra infantile, un oculista, un ortottista, un tutor e un coordinatore.

“L’obiettivo – ha detto Piccardi – è fare in modo che il bambino riesca a lavorare in piena autonomia. Per fare questo è però necessario una continuità nell’insegnamento e un pieno coinvolgimento dello studente nelle dinamiche scolastiche. È perciò fondamentale che al corso partecipino anche insegnanti curriculari”. “Ringraziamo la Fondazione Cassa di risparmio di Perugia per il suo supporto – ha aggiunto Vantaggi –. Senza simili iniziative, che sono comunque, per forza di cose, temporanee, sarebbe compromesso il percorso formativo del bambino”.

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