Trevi, il Piano regolatore generale è in dirittura d’arrivo

TREVI – Sicurezza idrogeologica ed idraulica; tutela e valorizzazione del patrimonio storico culturale, del sistema ambientale, paesaggistico; riqualificazione degli insediamenti storici; contenimento dell’uso del suolo (l’incremento percentuale si attesta solo al 6,5% ed è inferiore a quanto tecnicamente consentito dalla normativa urbanistica); tutela di tutti i centri storici minori e del territorio rurale e olivato; attenzione alle zone frazionali soprattutto in termini di servizi e infrastrutture (verde, parcheggi, viabilità, infrastrutture, servizi sportivi, sociali, ricreativi, ecc.), obiettivo che l’Amministrazione ha intenzione di approfondire attraverso la Parte operativa di Piano e la formazione del Piano Comunale dei Servizi alla popolazione.

“Sono i punti cardine e gli indirizzi generali dell’Amministrazione Comunale di Trevi per il nuovo Piano Regolatore Generale in fase di approvazione – spiega l’assessore Paolo Pallucchi – dopo l’adozione della parte strutturale con delibera del Consiglio comunale n. 6 del 26 gennaio 2010 e un complesso iter formativo e procedimentale che ha visto impegnati i progettisti incaricati alla stesura del Nuovo Piano e i tecnici del Comune, con la collaborazione della Provincia di Perugia e del Consorzio di Bonificazione Umbra”.

“Dall’adozione ad oggi – prosegue Pallucchi –  sotto la regia del Comune, si è lavorato e si continua a lavorare a ritmo sostenuto per raccogliere dati, interpretarli, adattarli alla nostra realtà e vocazione territoriale, soprattutto in merito a temi particolarmente rilevanti quali il consumo di suolo, il presente e il futuro delle aree industriali, l’economia locale e della popolazione, le trasformazioni urbanistiche e sociali in atto, la tutela del paesaggio, l’aspetto della sicurezza ai fini idrogeologici ed idraulici. Su quest’ultimo punto l’amministrazione in carica si è particolarmente concentrata, ritenendo indispensabile approfondire il tema della sicurezza che è stato ritenuto prevalente rispetto al tema della espansione territoriale delle aree urbane”.

“I recenti avvenimenti di cronaca – dichiara ancora l’assessore al Prg – che hanno interessato il territorio nazionale, infatti, hanno imposto una ulteriore riflessione relativa al potenziale rischio idraulico del territorio, pertanto, di concerto con il Servizio provinciale addetto all’istruttoria (PTCP), il Servizio Difesa e Gestione Idraulica della Provincia e il Consorzio della Bonificazione Umbra, si è ritenuto opportuno prevedere degli approfondimenti in tal senso, per consegnare alla città un “prodotto” che salvaguardasse prima di tutto la sicurezza del territorio, anche a costo di ‘rallentare’ il processo di pianificazione e approvazione. Si è quindi preferito lavorare sulla sicurezza. Per questa ragione si è provveduto, con il primo bilancio utile, a reperire e programmare le opportune risorse finanziare (seppur con grosse difficoltà) e a procedere in tempi brevissimi con l’affidamento di specifico servizio professionale finalizzato all’analisi del rischio idraulico caratterizzante la fascia collinare, attualmente in fase di completamento. Si è lavorato quindi all’analisi del rischio idraulico relativo alla fascia collinare del Comune, caratterizzata dal fenomeno della “scomparsa”, a volte totale, dei fossi di deflusso delle acque, causata dalla natura dei suoli e dall’azione antropica”.

“Lo scopo di queste analisi – conclude l’assessore Paolo Pallucchi – è stato verificare l’effettivo potenziale rischio idraulico in relazione agli insediamenti esistenti o previsti dal Prg Parte Strutturale e di definire conseguentemente i necessari atti correttivi-integrativi al Prg Parte Strutturale adottato, ai fini della definitiva approvazione, e al fine di programmare i necessari e opportuni interventi di manutenzione territoriale distinguendo tra le possibili manutenzioni ordinarie e gli interventi più strutturali di tipo straordinario”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.