Umbertide Cambia: “Sulla moschea Locchi schizofrenico”

UMBERTIDE – “Umbertide Cambia” boccia la politica e le azioni del sindaco Locchi sulla moschea parlando di “schizofrenia e doppiezza”. “Il sindaco Locchi – spiegano Gianni Codovini, Claudio Faloci, Stefano Conti e Luigino Orazi – si accorge dopo anni che l’intera città vede nella questione Moschea un’emergenza sociale e si ingegna a scrivere addirittura al Ministro degli Interni per denunciare una situazione con le stesse parole e con le stesse proposte che il nostro gruppo “Umbertide cambia” ha presentato in manifestazioni pubbliche e in Consiglio comunale, ma che sono state rifiutate senza appello dal lui stesso e dalla maggioranza consiliare del Pd. Benissimo che il Sindaco faccia proprie le proposte dell’opposizione, ma non scambiamo i ruoli. Chi ha creato questa situazione ha un nome e cognome: è la precedente Giunta Giulietti e la Giunta Locchi. La loro responsabilità è negli atti e nell’oggettività delle cose. Da entrambi aspettiamo dunque parole di verità e un riconoscimento degli errori. Altrimenti siamo alla simulazione”.

“Dal Sindaco Locchi – prosegue Umbertide cambia – ci aspettiamo che non vesta, ambiguamente, i panni dell’opposizione – qui la schizofrenia politica -, bensì che compia atti concreti di rottura con un passato e un presente che chiede soluzioni. Egli vuole la tracciabilità del denaro e dei finanziamenti della Mosche, che noi abbiamo chiesto in Consiglio? Non c’è bisogno di appellarsi al Ministro: basta che chieda l’avvio di un’indagine da parte della Guardia di Finanza. Lo può e lo deve fare. Vuole che il sermone del Venerdì sia conoscibile in lingua italiana? Bene: egli concluda la convenzione con la Comunità islamica e il Centro culturale, che noi abbiamo lanciato, prevedendo questa modalità. Il Sindaco si accorge ora che la Moschea è troppo grande? Si attrezzi a ridurre il progetto che ha egli approvato. Gli strumenti amministrativi ci sono: li applichi, senza appellarsi al Ministro e all’onorevole di turno”.

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