Umbertide, esposto della Lega sulla moschea: “La magistratura chiarisca il suo utilizzo”

UMBERTIDE – Deve essere la magistratura a chiarire se la struttura in costruzione ad Umbertide sarà utilizzata come moschea o come centro culturale: è questo lo scopo dell’esposto presentato alla procura di Perugia e alle varie forze di polizia dal gruppo della Lega Nord nel consiglio regionale dell’Umbria.
“Per noi non sarà un centro culturale islamico, come viene annunciato, ma una moschea, come la stanno chiamando tutti, un vero e proprio luogo di culto, e tra l’altro il secondo più grande d’Italia”, hanno detto stamani in una conferenza stampa i consiglieri regionali leghisti Valerio Mancini ed Emanuele Fiorini.

Secondo la Lega, va “controllato l’iter di una procedura edilizia non corretta”, ma devono anche essere “tracciati i flussi finanziari necessari alla realizzazione” dell’edificio: la spesa – dicono i due consiglieri del Carroccio – dovrebbe essere di oltre un milione di euro, “soldi che è dovere morale capire se provengano da Stati nemici dell’Occidente”. Il gruppo leghista ha inoltre “denunciato la difficoltà incontrate nel reperire i documenti relativi al progetto”. Per i rappresentanti della Lega Nord, che sia proprio una moschea “è evidente” dalle caratteristiche architettoniche, “come la cupola moresca, il minareto alto 13 metri e un vasto luogo di riunione”. Mancini e Fiorini hanno infine sottolineato anche i “problemi di sicurezza” che questa struttura comporterà.

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