UmbriaEnsemble domenica all’Accademia di Belle Arti

PERUGIA – Still Life, Natura morta. Ma non solo nature morte: il ricchissimo patrimonio dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia annovera tra le sue opere d’arte innumerevoli capolavori, dai gessi preparatori di importanti opere della scultorea europea, alle grafiche ed ai dipinti da Piranesi a Burri. Intorno a tale inestimabile patrimonio di bellezza e cultura, UmbriaEnsemble insieme con l’ABA – nel doppio ruolo di sostenitore del progetto e protagonista, grazie al coinvolgimento delle sue alte professionalità artistiche, dal Direttore, ai Docenti, ai migliori studenti – ha ideato la rassegna di Musica ed Arte “Still Life”, articolata su tre appuntamenti mensili, ciascuno dedicato ad epoche e stili diversi.

Dopo il grande successo del primo – partecipatissimo – appuntamento della rassegna, dedicato al Cinquecento ed al Seicento, con Febbraio il viaggio continuerà attraverso il Settecento e l’Ottocento. Un viaggio musicale che accompagnerà il pubblico nello spirito e nel carattere dell’epoca selezionata attraverso le suggestioni molteplici e trasversali che la Musica può comunicare. E per rappresentare una stagione tanto ricca e varia, della cultura e dell’arte italiana, UmbriaEnsemble ha scelto la scuola musicale napoletana nella figura di due suoi massimi esponenti: Giovanni Paisiello e poi Saverio Mercadante.

Affidate all’interpretazione del Quartetto Viotti ( Stefano Parrino, Flauto; Francesco Parrino, Violino; Luca Ranieri, Viola; M. Cecilia Berioli, Violoncello), le opere di Paisiello (i Quartetti dell’op.23) e Mercadante (Quartetto in la minore), segnano non solo cronologicamente, ma anche stilisticamente l’apoteosi del Classicismo, nel loro impianto formale olimpicamente equilibrato e – soprattutto con Mercadante – l’avanzare di una nuova sensibilità più lirica ed espressiva che traduce sul piano strumentale la passione ormai diffusissima, nell’Ottocento, per il Melodramma.

Cuore del viaggio, i “dialoghi d’Arte” del Prof. Emidio de Albentiis, che Domenica 17 Febbraio, con inizio dalle ore 11, presso la Sala storica della Biblioteca dell’Accademia di Belle Arti di Perugia, avranno come oggetto quello che è forse il capolavoro più famoso dell’Accademia: Le tre Grazie di Antonio Canova, donate all’Accademia perugina nel 1820 dallo stesso grande artista neoclassico. Non un calco, ma un ‘gesso originale’ dalla storia e dalle caratteristiche affascinanti: Emidio De Albentiis, Direttore dell’Istituzione, farà dialogare l’opera con due paesaggi espressione del clima classico-romantico, una deliziosa quanto rara veduta romana di Jean-Auguste-Dominique Ingres e il celebre Pioggia, vapore e velocità di William Turner. Ingresso libero con aperitivo finale per tutti i presenti.

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