Asili nido, la Regione avvia l’iter per l’accreditamento

“La Regione Umbria, in collaborazione con i Comuni, in questi anni ha avviato l’iter per l’accreditamento delle strutture educative da 0-3 anni, sia attraverso riflessioni sulla qualità dei servizi, sia attraverso passi più concreti relativi ai requisiti che i servizi accreditati dovranno possedere”: è quanto riferisce l’assessore regionale all’istruzione Carla Casciari, in seguito alla sollecitazione che l’assessore alle Politiche per l’Infanzia del Comune di Perugia, Diego Wague’, ha rivolto alla Regione affinché dia corso al processo di accreditamento degli asili nido.

“Riteniamo che il lavoro svolto sinora – ha detto l’assessore Casciari – sia stato molto utile come autoriflessione per i servizi stessi, al fine di ripensare le proprie modalità lavorative in una nuova ottica di qualità e rete, ma anche per l’amministrazione regionale stessa che ha così potuto comprendere meglio le esigenze e le problematiche degli enti locali e dei privati e delle famiglie, su un tema delicato come quello della qualità di servizi dedicati ai bambini in età prescolare”.

“L’accreditamento, vorrei sottolinearlo ancora – aggiunge l’assessore – è un processo che, in primis, mira ad un miglioramento graduale e costante della qualità dei servizi educativi e non al risparmio. In base a ciò, con gli stessi enti locali, era stato concordata una gradualità di applicazione per non appesantire un sistema che, oltre alla crisi economica attuale che mette a dura prova le istituzioni, i gestori e le famiglie, vede anche un percorso per le autorizzazioni, non ancora completamente assestato e che necessita di aggiustamenti e adattamenti. Un problema questo, che i Comuni conoscono bene e monitorano costantemente con il controllo delle autorizzazioni provvisorie rilasciate”.

L’assessore Casciari ha ricordato che i dati del Comune di Perugia al 31 dicembre 2013 segnalano peraltro che, a fronte di circa 1500 posti disponibili tra nidi pubblici, convenzionati e privati, i posti occupati sono stati circa 1200, “segnale purtroppo negativo e che speriamo migliori nel tempo, ma che indica come in questo periodo non sia opportuno appesantire con nuovi adempimenti i servizi, ma sostenere le strutture già esistenti (non solo i nidi d’infanzia) per evitare che i piccoli gestori privati e il mondo della cooperazione sociale si trovi in difficoltà ancora più serie. Inoltre, la Giunta regionale ha scelto anche quest’anno di sostenere le famiglie nel pagamento delle rette pubblicando un nuovo bando con scadenza il 20 ottobre, che prevede il rimborso di 500 euro delle rette pagate per la frequenza allo scorso anno scolastico”.

E non solo: “E’ stato fatto un notevole sforzo nel mantenere invariato il proprio impegno finanziario per i nidi pubblici, convenzionati e privati e sono state inserite nella programmazione comunitaria ‘2014-2020’ misure più estese di sostegno alle famiglie e la realizzazione di progetti innovativi”.

Concludendo l’assessore ha riferito: “riteniamo che la qualità vada ben sostenuta, non semplicemente con standard e regole, ma attraverso un percorso di accompagnamento che attraversa modalità educative, formazione del personale, innovazioni gestionali, percorsi virtuosi di qualità che facciano crescere insieme pubblico e privato. La Regione ha sempre puntato sulla creazione del sistema integrato e i coordinamenti pedagogici di rete, la collaborazione con l’Università per il Centro di documentazione infanzia e col Consorzio Villa Umbra per la formazione e aggiornamento del personale. In programma c’è anche l’attivazione di un portale sui servizi educativi, che potrà coadiuvare le famiglie nella scelta dell’offerta educativa anche in base alle esigenze dei propri figli e delle proprie condizioni lavorative. Sicuramente – ha concludo – continueremo ad impegnarci in modo che il sistema nel suo complesso cresca ancora, ma l’accreditamento in questo percorso, rappresenta uno dei tanti tasselli della sua evoluzione”.

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