Dieci lavoratori in nero in un unico ristorante, blitz dell’Ispettorato. Sospese 8 attività, multe per 58mila euro
PERUGIA – Gli ispettori del lavoro di Perugia hanno trovato ben dieci lavoratori in nero, all’interno di un ristorante ubicato nel territorio provinciale. Questo è l’esito più clamoroso di una serie di accertamenti, condotti dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Perugia in varie zone del territorio provinciale, che rientrano nelle attività volte a combattere il fenomeno del lavoro irregolare e a garantire tutela e dignità ai lavoratori.
L’Ispettorato, a ridosso dei recenti “ponti” del 25 aprile e 1° maggio, ha disposto un’intensificazione degli accertamenti finalizzati al contrasto del lavoro nero. In particolare, i funzionari ispettivi hanno controllato 22 pubblici esercizi, anche in orari serali e notturni, individuando complessivamente 28 lavoratori “in nero”. Dieci lavoratori completamente irregolari sono stati trovati all’interno di un solo ristorante ed è stato accertato che stavano svolgendo sia servizi di sala che attività in cucina. È stato di conseguenza adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, che prevede la chiusura dell’esercizio qualora venga constatata la presenza di una percentuale di lavoratori in nero pari o superiore al 20% di quelli presenti sul luogo di lavoro.
Oltre a questo ristorante, tra il 22 aprile e il 1° maggio 2018, gli ispettori del lavoro hanno sospeso altre sette attività imprenditoriali e contestato sanzioni amministrative per un totale di 58.000 euro.
“Siamo consapevoli che la nostra attività istituzionale è volta a garantire il rispetto delle regole in ambito lavorativo – ha dichiarato il dr. Sabatino Chelli, direttore dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Perugia – ma non possiamo ritenerci soddisfatti delle tante irregolarità rilevate, in quanto la normativa vigente consente l’utilizzo di forme contrattuali flessibili in grado di venire incontro alle esigenze delle imprese”.