Terni, “acciaio d’oro”: ex dipendente Ast condannato a 9 mesi.
L’inchiesta risale al 2015 quando furono arrestate sei persone per più furti di materiali ferrosi ai danni del centro di finitura Ast . Al centro dell’indagine finirono dipendenti dell’Azienda che , con la complicità di un addetto alla portineria del centro di finitura dell’acciaieria, avevano sottratto scarti ferrosi destinati però a rientrare nella produzione dei forni dell’Ast. Un business di quasi 100 mila euro al mese. La Procura della Repubblica di Terni affidò agli uomini del Corpo Forestale dello Stato tutta l’attività investigativa. Alla fine si arrivò all’arresto di sei persone (tre in carcere e tre ai domiciliari) per furto e 17 indagati. Secondo gli inquirenti sarebbero state sottratte all’Ast 100 tonnellate di scarti ferrosi in un mese per un valore di oltre 100 mila euro. Altre 600 sarebbero sparite tra il 2013 e il 2015. In questi anni, alcuni degli indagati hanno preferito patteggiare la pena con l’accusa mentre un’ex dipendente, 50 anni, responsabile della parte amministrativa degli ordini di materiali ferrosi, ha scelto il rito ordinario. Dopo mesi di udienze, il Tribunale di terni è arrivato alla sentenza: C.C. (le sue iniziali) è stato condannato a 9 mesi di reclusione. Il Pm Giulia Bisello aveva chiesto una condanna a due anni e due mesi. Ma si tratta di una condanna destinata alla cancellazione: a settembre infatti il reato sarà prescritto.