“Sesso in chat con i ragazzini”, condannato a 5 anni di carcere il prete di San Feliciano di Magione

E’ stato condannato a cinque anni di carcere il sacerdote di 64 anni, parroco di San Feliciano di Magione, accusato di prostituzione minorile perché avrebbe preteso da quattro sedicenni prestazionali sessuali a pagamento attraverso delle videochiamate. La sentenza è stata emessa dai giudici del Tribunale di Termini Imerese presieduti da Vittorio Alcamo.  Dieci, venti, trenta euro al massimo, questo avrebbe versato il prete ad alcuni ragazzini per farsi vedere in chat a sfondo sessuale o ricevere video osé. Il sacerdote era stato arrestato dai Carabinieri ad agosto dell’anno scorso, insieme alla madre di una delle presunte vittime che, secondo l’accusa, avrebbe lucrato sulle prestazioni del figlio, pretendendo una tangente di 5 o 10 euro sulle somme che il ragazzo avrebbe ricevuto dal prete. L’inchiesta era nata per caso, quando i militari dell’Arma avevano captato alcune telefonate, tra aprile e luglio della scorso anno, nell’ambito di un’altra indagine. Quanfo venne arrestato esercitava il ministero a San Feliciano di Magione. Le vittime sarebbero state tutte in una condizione di disagio economico e avrebbero utilizzato il denaro ricevuto in cambio delle chat a sfondo sessuale per comprare sigarette, tagliarsi i capelli o banalmente andare a mangiare una pizza con la fidanzata. L’avvocato difensore del sacerdote ha già preannunciato appello alla sentenza.