Assisi, ministro Franceschini stanzia 1,8 milioni di euro per “progetti culturali”. Prestigioso riconoscimento alla città di San Francesco

Non c’è niente fare: Assisi rappresenta per l’Italia un riferimento mondiale e il Sindaco Stefania Proietti è riuscita a rilanciare l’immagine della città tanto da metterla al centro dei programmi del governo nazionale. Si spiega soltanto così la decisione del Ministero della Cultura di destinare ad Assisi 1,8 dei circa 200 milioni di euro per i “Grandi progetti sui beni culturali”. Sono destinati a una “nuova e più organica” fruibilità dei beni storici, culturali e religiosi.  I progetti sono stati varati dal Ministro Dario Franceschini e approvati dalla Conferenza Stato-Regioni. ” Il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale – ha spiegato il Ministro – è uno degli assi fondamentali su cui si fonda la crescita economica e sociale del Paese. Questo intervento rientra tra i 38 progetti strategici che il ministero ha portato in Conferenza Stato-Regioni a conferma della centralità della cultura nell’azione di politica economica del governo”. Ad Assisi il finanziamento è dedicato al complesso progetto di recupero e valorizzazione dell’antico Episcopio, alla realizzazione del Santuario della Spogliazione, del Museo della Memoria, al restauro della Cinta muraria del terzo secolo e al miglioramento dell’accessibilità della Domus di Properzio, ” per una migliore e più organica” fruizione dell’intero vescovado e della chiesa di Santa Maria Maggiore”. Nella prospettiva delle celebrazioni per gli ottocento anni dalla morte di San Francesco, nel 2026, per le quali lo stesso ministero dei Beni Culturali ha istituito un comitato nazionale, gli interventi sono considerati “un’opportunità per garantire al visitatore una maggiore leggibilità del contesto storico, sociale e religioso della città”. Attraverso lavori di restauro e risistemazione della cinta muraria e di tutte le aree ad essa esterne, sarà possibile creare un percorso organico, arricchito dalla realizzazione del Museo della Spogliazione e dal Museo della Memoria, e dal nuovo accesso alla Domus, dove saranno musealizzati i reperti delle aree archeologiche, il tutto dotato di impianti atti a farne un uso polivalente, anche come auditorium.