Assisi, si presenta come operatore antifrode e truffa il cliente: denunciato 27enne

Si è finto un dipendente antifrode della banca e ha sottratto 400 euro dal conto corrente del malcapitato. Un 27enne è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Perugia per truffa informatica dopo aver raggirato un uomo residente nel territorio di Assisi. Sono stati gli uomini del commissariato locale a svolgere le indagini dopo la denuncia e il racconto della vittima. ” Gentile cliente il suo conto è stato bloccato, mi ha mandato la banca e ora metto tutto a posto”, così si sarebbe presentato il giovane truffatore con una telefonata. L’uomo, infatti, aveva scaricato sul proprio cellulare l’applicazione per effettuare movimenti e transazioni telematiche. A fine settembre aveva ricevuto un messaggio che lo informava della sospensione dell’ app per motivi di sicurezza. Per riattivarla era necessario cliccare sul link indicato nel messaggio e compilare un modulo anagrafico, con tutti i dati sensibili.  opo aver cliccato è comparsa una finestra di accesso alla banca. Una volta inseriti i codici di accesso si è aperta una seconda pagina nella quale gli veniva chiesto di inserire i dati della carta di credito. Dopo pochi minuti , la vittima è stata contattata da un uomo che si presentava come operatore della banca che gli forniva istruzioni su come sbloccare l’utenza. Dopo circa un mese l’uomo riceveva l’avviso dell’invio di un bonifico bancario per un importo di 400 euro in favore di un beneficiario a lui sconosciuto. Subito dopo la vittima contattava la banca che bloccava il conto. Dalle prime indagini emergeva che il bonifico era stato effettuato pochi minuti dopo la conversazione tra l’uomo e il sedicente operatore antifrode, grazie ai dati che la vittima aveva inserito nelle schermate simili a quelle della banca, ma in realtà fasulle. Gli uomini del commissariato di Polizia di Assisi sono però riusciti a risalire al presunto responsabile della frode. L’utenza telefonica utilizzata per contattare la vittima è risultata intestata ad un soggetto extracomunitario non residente in Italia. E’ stato allora individuato il conto corrente sul quale sarebbero stati accreditati i soldi. Alla fine tutto il fascicolo è stato trasmesso ai magistrati della Procura della Repubblica di Perugia.