Altotevere case ancora appetibili ma gli inglesi scappano

Anche nell’alta valle del Tevere dall’inizio della pandemia si è incrementato l’interesse per le abitazioni con spazi fruibili esterni, quali balconi, giardini o per le case in aperta campagna. E’ quanto emerge dal decimo Report della Borsa immobiliare della Camera di commercio dell’Umbria, interamente dedicato al comprensorio dell’Altotevere, con analisi specifiche sui comuni più grandi Città di Castello, Umbertide, San Giustino. Il report è firmato da Federico Giani, componente del comitato di vigilanza della stessa Borsa immobiliare. Per quanto riguarda il mercato residenziale la movimentazione delle compravendite si è manifestata soprattutto nelle prime case o nelle sostituzioni, con la vendita della casa vecchia per comprare quella nuova, il tutto supportato all’ 80 e 100% da un mutuo ipotecario. Il mercato dei capannoni industriali artigianali è completamente fermo. Questo scenario purtroppo era già presente prima della pandemia, con quest’ultimasi è aggravato e al momento il futuro non promette niente di buono. Cosa diversa per i piccoli borghi medievali ottimamente conservati, come Citerna, Montone e Monte Santa Maria Tiberina che sono rimasti di élite e attraggono sempre pubblico di tutto il mondo, ed hanno quindi un mercato di nicchia. Per i casolari nelle campagne è diminuita molto la richiesta da parte degli inglesi i quali anzi hanno rivenduto e stanno rivendendo ancora. E’ aumentata però la richiesta di informazioni da parte di altri soggetti internazionali, perché sotto un milione di euro c’è la possibilità di fare dei buoni affari. ” Riassumendo – conclude Federico Gori – il nostro territorio essendo ancora rimasto intatto e tranquillo è sempre appetibile sia per la clientela italiana dei grandi centri urbani, sia per quella straniera e speriamo che questo trend possa crescere sempre di più in vista di un ritorno alla normalità”.