Caro energia, i comuni umbri tirano la cinghia: le scelte di Gualdo Tadino e Umbertide

Il caro energia non risparmia nessuno. Per calmierare le bollette di luce e gas per famiglie e imprese il precedente governo Draghi aveva varato il decreto Aiuti ter. Il nuovo esecutivo a guida Meloni sta pensando di proseguire sulla stessa via prevedendo risorse nella prossima legge di Bilancio. La situazione però rischia di appesantire in modo drammatico anche i bilanci dei comuni con conseguenze sui servizi assicurati dagli enti locali. I sindaci sono così costretti ad interventi dolorosi per tenere in equilibrio i bilanci. “Una scelta sofferta”, così il Sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti spiega la decisione di acquistare timer per programmare lo spegnimento di due ore della pubblica illuminazione. “Due anni e mezzo di pandemia – dice Presciutti – ai quali si è aggiunta una guerra assurda e fuori da ogni grazia di Dio, hanno messo e stanno mettendo a dura prova la tenuta sociale ed economica del nostro Paese ed i bilanci di tutti i Comuni italiani”. ” Anche il nostro comune – prosegue il Sindaco di Gualdo Tadino – ha avuto un aggravio dei costi energetici che sfiora il 150% sull’anno precedente. L’alternativa sarebbe stata chiedere maggiori sforzi economici a famiglie ed imprese, anch’esse fortemente provate, aumentando la pressione fiscale, cosa che francamente non abbiamo e non ho voluto fare e non farò”. Proprio per questo la giunta comunale di Gualda Tadino ha deciso di acquistare timer in grado di limitare al minimo il disagio per i cittadini nello spegnimento programmato per due ore, in diverse zone della città . La giunta comunale di Umbertide, invece, ha deciso che a partire dal 2 novembre verrà anticipato alle ore 22 lo spegnimento dell’illuminazione pubblica di monumenti e di alcuni giardini e parchi cittadini. Lo spegnimento delle luci dei merli della Rocca sarà alle 22, ad eccezione dei giorni dal 24 al 31 dicembre. ” A partire dal mese di luglio , l’incremento del costo delle utenze ha subito una ulteriore accelerata che sta mettendo in difficoltà tutti i comuni umbri compreso il nostro – spiega l’amministrazione comunale di Umbertide – pertanto si è reso necessario adottare alcune misure per contenere i consumi e di conseguenza l’aumento spropositato dei costi , senza compromettere l’efficienza dei nostri servizi ai cittadini”. Insomma, per i comuni dell’Umbria è il momento di tirare la cinghia.