Città di Castello, ragazzo incollato a internet: i genitori chiamano la polizia

Di fronte al rifiuto dei genitori di utilizzare il computer ha avuto una reazione incontrollata. Così i genitori hanno chiamato le forze dell’ordine anche in considerazione del fatto che da un pò di tempo il figlio non rispettava più le regole. E’ successo a Città di Castello dove gli uomini in divisa sono stati costretti ad intervenire sollecitati proprio dalla mamma e papà del ragazzo. Quando le forze dell’ordine sono arrivate nella abitazione il ragazzo si era calmato, un pò forse anche perché preoccupato dall’arrivo degli agenti. Dopo una lunga chiacchierata con l’adolescente e la promessa di cambiare in fretta, le forze dell’ordine hanno lasciato l’abitazione. Non si tratta del primo episodio che avviene in Umbria anzi ultimamente sono sempre più i genitori costretti a chiamare le forze dell’ordine. In realtà l’era digitale sta modificando la natura delle relazioni tra genitori e figli. I genitori, osservando i propri figli sempre connessi, si preoccupano assai e i primi pensieri sono: “Sta sempre al computer o al telefonino, sembra isolarsi dal resto del mondo” oppure ” Tutto il tempo lo passa chattando o su internet, non ci ascolta, non collabora, non sappiamo più cosa fare”. Internet rischia di diventare un terreno di conflitto tra genitori e figli. E’ sicuramente uno strumento ricco di potenzialità, apre possibilità che fino a poco tempo fa sembravano impensabili, ma al tempo stesso comporta rischi e pericoli. L’argomento diventa ogni giorno più esasperante e difficile da gestire, con i genitori che non sanno più come comunicare con il figlio, come farsi ascoltare e come ottenere che lui cambi atteggiamento.