Il sindaco di Città di Castello positivo al Covid, due casi anche tra i consiglieri regionali

“Oggi tra i tifernati positivi al Covid ci sono anche io: sono in isolamento a casa, in buone condizioni grazie alla protezione del vaccino, quindi continuerò a svolgere il mio compito istituzionale e a lavorare per la città”. E’ quanto afferma il Sindaco del capoluogo tifernate Luca Secondi. “E’ sotto gli occhi di tutti l’aumento dei contagi di questi giorni, che richiede in ogni territorio dell’Umbria risposte adeguate e tempestive, ecco perché – sottolinea Secondi – ritengo doveroso che il centro operativo regionale definisca le direttive per l’attivazione dei centri operativi comunali e ne coordini l’azione, in modo da consentire alle amministrazioni locali  di contribuire alla gestione dell’emergenza per quanto di propria competenza”. In questo senso il primo cittadino di Città di Castello fa sapere che ” l’Usl 1 ha comunicato l’apertura di una nuova ala del reparto Covid-19 all’Ospedale di Città di Castello, con 14 posti  letto in più che andranno ad aggiungersi ai 16 attualmente disponibili e già praticamente esauriti dai ricoveri degli ultimi giorni di pazienti provenienti da tutta la Regione”. Ai vertici dell’ Usl 1 il Sindaco ha chiesto ” che venga garantita ai tifernati la possibilità di vaccinarsi ni centri della propria città, perché chi si prenota continua a ricevere appuntamenti in luoghi lontani del nostro territorio comunale”. Secondi assicura che dai responsabili dell’Usl 1 ha ricevuto assicurazioni ” che ci saranno ulteriori risorse a disposizione dell’Alta Valle del Tevere per consentire la vaccinazione nel comprensorio della popolazione residente”. Secondi non è il primo sindaco a risultare positivo ma il virus non colpisce soltanto gli amministratori comunali. Infatti, dopo un paio di positivi dei giorni e mesi scorsi sembra che altri due positivi si sono registrati negli ultimissimi giorni tra i consiglieri regionali dell’Umbria. A Palazzo Cesaroni ci sarebbero, inoltre, alcuni dipendenti positivi con intere famiglie bloccate in casa.