PerSo Film Festival: sabato 30 inaugurazione e performance multimediale al cinema Méliès

Mostre, performance multimediali, talk a tematica ambientale, ospiti internazionali e tanto cinema con i lavori provenienti da 27 Paesi in visione a Perugia fino all’8 di ottobre. Sabato 30 settembre si inaugura nel capoluogo umbro (cinema Méliès) la nona edizione del PerSo – Perugia Social Film Festival- evento internazionale dedicato al cinema documentario. Ma sono ben due le giornate di preapertura. Quella di giovedì 28, che si è tenuta al MANU (Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria), con l’omaggio a Cecilia Mangini, cineasta, documentarista e fotografa (scomparsa nel 2021); e da Indigo Art Gallery, in via Oberdan, con l’inaugurazione della mostra P. P. Pasolini, Sette scatti / Volti del XX secolo di Cecilia Mangini (visitabile fino al 25 novembre).

E quella di venerdì 29 settembre quando il PerSo si sposterà al Rettorato dell’Università degli Studi di Perugia in occasione di Sharper, la Notte dei ricercatori e delle ricercatrici. Una vera e propria anteprima del festival con ben 6 film e 1 un incontro di approfondimento. Alle ore 19 sarà presentato un estratto di The Invention of the Others, di Bruno Jorge, film in concorso per l’Award, seguito da un intervento di Carlo Albanese, biologo naturalista, che è stato collaboratore del Musa – Museo da Amazônia di Manaus (Brasile) e del GSN – Galleria di Storia Naturale del CAMS (Centro di Ateneo per i Musei Scientifici dell’Università degli Studi di Perugia), svolgendo tre mesi di ricerca nel territorio brasiliano. Come detto, sono 6 i lavori in programma venerdì 29 settembre con inizio alle 17: Icemeltland park di Liliana Colombo (Italia, Regno Unito, 2020, 40’); Rewild di Nicholas Chin e Ernest Zacharevic (Indonesia, 2019, 4’); Pez volador di Nayra Sanz Fuentes (Spagna, 2022, 13’); Agua nas guelras di Marco Schiavon (Portogallo, 2021, 24’); The invention of the others (estratto) di Bruno Jorge. Alle ore 22 in aula Magna del Rettorato la proiezione di Haulout, vincitore del PerSo Film Award 2022 e candidato all’Oscar 2023.

Sabato 30 il festival (cinema Méliès) entra nel vivo con la competizione. Il film di apertura di questa nona edizione è, in anteprima internazionale, Working the woods di Lola Peuch (Francia | 2022 | 45 min). La storia di un famoso parco parigino si intreccia con le esistenze di tre trans che in quel luogo lavorano. Con tocco delicato ed ironico la regista mescola la voglia di vita e la bellezza anomala delle protagoniste con quella della natura che le circonda.

Sempre sabato, dalle 16.30, focus Iran. Proiezione di Radiograph of a family di Firouzeh Khosrovani (Norvegia/ Iran/ Svizzera, 2020, 82′). Il film ripercorre la storia familiare della regista. Figlia di padre laico e madre musulmana praticante, è il prodotto del conflitto tra laicità e ideologia islamica in Iran. A seguire incontro con la regista. Alle 18 incontro con Somayeh Haghnegahdar IIFMA – Iranian Indipendent Film Makers Association e Italo Spinelli, regista e Direttore di Asiatica Film Mediale.

Inaugurazione del festival, alle 19, con gli interventi dei responsabili del Festival e di Fondazione Perugia, Regione Umbria, Umbria Film Commission e Comune di Perugia, principali sostenitori locali dell’iniziativa. L’inaugurazione sarà seguita alle 19.45 da Serpentine, performance per voce e video di e con Ludovica Manzo Loredana Antonelli. Un tragitto non lineare in cui la voce è la principale sorgente sonora. Un’immersione in una dimensione visiva densa e vibrante. L’evento è parte del progetto Diversitàrte. Alla 21.30 la proiezione di Sur l’Adamant di Nicolas Philibert (Francia, 2023, 109’), Orso d’Oro alla Berlinale 2023 (Festival del cinema di Berlino), presentato in anteprima sull’uscita in salaL’Adamant è un centro diurno psichiatrico unico: è una struttura galleggiante. Situato sulla Senna, nel cuore di Parigi, accoglie gli adulti affetti da disturbi mentali, offrendo loro cure che li radicano nel tempo e nello spazio e li aiutano a riprendersi o a mantenere alto il morale. Il team che lo gestisce è uno di quelli che cercano di resistere al deterioramento e alla disumanizzazione della psichiatria nel miglior modo possibile.