Accordo Cciia Umbria arma dei carabinieri per balzo in avanti legalità economica
“La pandemia è stata una catastrofe per buona parte dell’economia. Interi comparti come turismo, commercio e servizi sono stati messi in ginocchio e, anche se fortunatamente il Governo ha adottato strumenti di aiuto e sostegno, i disastri si vedono ancora. Molte imprese, infatti, hanno difficoltà ad accedere a risorse liquide e questo crea settori di vulnerabilità alla penetrazione della criminalità, alterando le regole del mercato e introducendo pericolosi elementi che possono inquinare il tessuto economico. Ma pericoli di inquinamento dell’economia, forse anche maggiori, ci sono anche nei settori in cui le cose vanno meglio, dove ci sono prospettive di profitto più promettenti come edilizia, trasporti, agroalimentare, farmaceutico, igiene e così via. Perché c’è bisogno di liquidità e la criminalità organizzata ha tantissimi soldi in pancia. Per questo l’accordo di oggi è di grande importanza e sono certo che darà frutti di rilievo perché la banca dati della Camera di Commercio dell’Umbria è un patrimonio enorme, che consentirà è alle forze dell’ordine di monitorare e investigare ancora più efficacemente su fusioni, trasferimento di quote, fallimenti, liquidazioni e così via, permettendo di individuare in modo ancora più efficace i tentativi di infiltrazione mafiosa”.
Così il Prefetto di Perugia, Armando Grandone, intervenendo questa mattina (venerdì 20 maggio) alla firma, nella Sala del Consiglio della Camera di Commercio dell’Umbria, dell’Accordo istituzionale per la tutela della legalità nel sistema economico locale tra la Legione Carabinieri Umbria e l’Ente Camerale. Ad apporre la sigla ufficiale all’Accordo il Prefetto Grandone, il Presidente della Camera, Ing. Giorgio Mencaroni, ilComandante dei Carabinieri, Generale di Brigata Antonio Bandiera, alla presenza del Segretario Generale Dr. Federico Sistie della Dirigente dell’Area Servizi amministrativi alle imprese e regolazione del mercato, Dott.ssa Giuliana Piandoro.
L’accordo quadro tra le Legione Carabinieri Umbria e la Camera di Commercio dell’Umbria consente l’avvio della condivisione e fruizione del Sistema Regional Explorer (Rex) – piattaforma informatica Regional realizzata dalla Società consortile InfoCamereS.c.p.a – da parte delle articolazioni territoriali dell’Arma dei Carabinieri in Umbria. Un sistema innovativo di indagine e di business intelligence che consente, attraverso l’elaborazione di informazioni desumibili dalla banca dati del registro delle imprese delle Camere di Commercio, il monitoraggio del territorio con l’obiettivo di individuare possibili fenomeni anomali, facilitando la ricerca di aree economico/produttive, di imprese e di imprenditori nell’ambito del territorio oggetto di analisi sfruttando il grande patrimonio di informazioni contenuto nel registro imprese camerale.
Si tratta quindi di uno strumento tecnologico che, partendo dall’analisi di indici sintomatici di possibili infiltrazioni criminali nelle attività economiche o di riciclaggio di capitali provenienti da attività illecite, consente di elaborare analisi mirate incrociando dati anagrafici ed economico finanziari delle aziende e di estrarre liste di soggetti sui quali approfondire i controlli. Utilizzando e incrociando dati sulle anagrafiche societarie, sulla governance, assetto societario e indicatori economico-finanziari, sarà pertanto possibile individuare con maggiore precisione elementi e situazioni da porre sotto la lente delle azioni e indagini di intelligence da parte delle forze dell’ordine.
Il personale individuato dall’Arma dei Carabinieri per l’utilizzo del sistema Rex verrà formato grazie a specifiche attività organizzate dalla Camera di Commercio dell’Umbria.
L’accordo offre un nuovo supporto all’azione di prevenzione e repressione dei reati, creando una rete tra le istituzioni attorno alle imprese, così da tutelare efficacemente l’economia legale e precludere alle organizzazioni criminali spazi di manovra nel contesto produttivo della Regione Umbria.
“Ringrazio davvero molto la Camera di Commercio dell’Umbria, nella persona del suo Presidente Giorgio Mencaroni – ha affermato il Comandante dei Carabinieri, Generale di Brigata Antonio Bandiera – per mettere a diposizione gratuitamente dell’Arma la iattaforma informatica Regional Explorer-REX e anche per la disponibilità a far sì che il personale dell’Ente Camerale a formare il nostro personale sull’uso della piattaforma. Si tratta di uno strumento prezioso di indagine, in grado di aumentare ulteriormente l’efficacia dell’azione di contrasto all’illegalità nel sistema economico, sia dal punto di vista preventivo che repressivo, rendendola più tempestiva e approfondita. La legalità economica è un bene prezioso per il benessere socio-economico di tutti i cittadini e quando la libera concorrenza viene alterata e inquinata il risultato è l’impoverimento, il degradarsi di tutto il sistema economico e sociale”.
Il Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, Giorgio Mencaroni, da parte sua ha rilevato come “questo Accordo testimonia ancora una volta l’impegno dell’Ente Camerale per un sistema economico legale e trasparente, non alterato e inquinato, bene supremo delle comunità. Siamo felici di mettere a disposizione dell’Arma dei Carabinieri le banche dati camerali e il servizio RegionalEXplorer – REX per un nuovo e forte balzo in avanti nella lotta alla criminalità economica in un momento in cui da un lato la crisi di interi settori economici, determinata dai colpi tremendi inferti dalla pandemia da Covid-19, dall’altro una notevole mole di risorse mobiliitate da Ue e Governo per la ripresa italiana possono rappresentare per la criminalità occasioni per allungare i loro tentacoli. Attraversiamo un periodo fatto di paure ma anche di speranze, di grandi cambiamenti sia a livello economico che sociale, come dimostrano anche i dati sulla forte crescita delle dimissioni volontarie dal lavoro (+20% in un anno in Umbria), che vanno studiati in modo approfondito e che rappresentano faglie su cui l’illegalità può trovare alimento. Saremo sempre a disposizione, come lo siamo sempre stati, a tutela della correttezza e della trasparenza del mercato”.