Pierangelo Lanini eletto presidente Anaepa Confartigianato Edilizia Umbria

Pierangelo Lanini, titolare dell’omonima impresa edile è stato eletto presidente di ANAEPA Confartigianato Edilizia Umbria, l’associazione delle imprese edili della Confartigianato Regionale, lo stesso; ed ENRICO RICCI Presidente di ANAEPA Confartigianato Edilizia Foligno sono stati indicatianche quali componenti dell’Assemblea Elettiva di ANAEPA Nazionale.

Il neoeletto Presidente Lanini ha indicato come prioritarie per le imprese edili della regione le azioni per garantire il successo della manovra di rilancio dell’edilizia legata al superbonus, che invece sconta diffuse difficoltà da parte dei comuni a completare le procedure burocratiche obbligatorie.

Per questi motivi Lanini ritiene particolarmente grave la ventilata ipotesi di non prorogare la manovra del superbonus: senza un impegno eccezionale dei comuni e della regione Umbria, la quale accumulerebbe un ulteriore ritardo sia in termini di mancato rilancio, dell’edilizia che in termini di mancato ammodernamento del patrimonio edilizio sotto il profilo strutturale e del risparmio energetico.

In questo senso Lanini, a nome delle imprese edili associate a Confartigianato Impese Umbria, richiede alla Presidente Tesei il massimo impegno per ottenere la proroga del superbonus e in ogni caso una procedura che garantisca le sovvenzioni a tutti i cantieri iniziati prima della scadenza del termine, anche se completati successivamente. Lanini esprime il rammarico che una manovra come quella del superbonus, di evidente interesse generale e che negli intendimenti del Governo costituisce buona parte delle opportunità di rilancio del Paese post pandemia, sia attualmente in estrema difficoltà operativa a causa della lentezza della burocrazia, delle perturbazioni del mercato del lavoro, che determinano l’attuale scarsità di manodopera,e dell’incremento abnorme dei costi delle materie prime, tutti fenomeni che potevano essere previsti e gestiti con interventi mirati: privati e imprese non possono essere chiamati a pagare il prezzo delle conseguenze di fatti a loro non imputabili.