La Regione innovatrice

di Pierluigi Castellani

Prendendo a prestito il titolo di un recente e fortunato libro di Mariana Mazzuccato “Lo Stato innovatore” si può certamente invocare una regione innovatrice . Questo dovrebbe essere il caso della regione Umbria se si vuole riqualificare la spesa e dare una prospettiva di sviluppo al nostro territorio. Nel libro la Mazzucato sollecita la riqualificazione  della spesa pubblica in direzione della ricerca e sviluppo. Questa dovrebbe essere la direzione  cui orientare la spesa regionale senza ovviamente dimenticare l’essenzialita’ dell’ erogazione dei servizi come la sanità, i trasporti e la formazione. Che fare dunque?

“Il problema è che, in assenza di un settore pubblico dinamico e innovativo,  la crescita nel settore privato è impossibile da ottenere”. Così la Mazzucato nella lettera al Presidente Renzi pubblicata su Repubblica del 9 agosto u.s..La direzione da intraprendere sembra chiara.Occorre indirizzare le risorse del pubblico,  sempre più scarse, nei settori trainanti e innovativi come la green economy. A proposito che fine ha fatto il piano energetico  regionale ? Si parla tanto di energie rinnovabili ma sia il fotovoltaIco che l’ eolico in Umbria non hanno decollato anche per l’opposizione degli ambientalisti ai quali va  comunque ricordato che è opportuno anche per loro fare delle scelte e uscire dal dilemma : ambiente o idrocarburi. Cosìè per l’altro capitolo dell’innovazione: istruzione e formazione. Occorre uscire dai mille corsi di formazione che non danno alcun valore aggiunto al capitale umano di cui gode la regione. E’ necessario indirizzare le risorse sull’alta qualificazione dei giovani per indurli a progettare il loro futuro e quindi ad accrescere di ricchezza la regione con  impieghi innovativi in settori d’avanguardia. Di recente il dibattito politico regionale è stato monopolizzato dal dimensionamento delle scuole per salvaguardare questa o quella presidenza. A quando il dibattito si occupera’ della qualità dell’ istruzione e della scuola ?

Sono questi ed altri i temi da dibattere per fare della nostra regione una regione innovatrice. E’ saltare un po’ troppo oltre l’oltre l’ostacolo ? Forse, ma se la politica  non ha un passo lungo si ferma al primo ostacolo e rischia di non andare più avanti.

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