Coronavirus, la situazione di Pesaro preoccupa l ‘appennino umbro. Sotto controllo strade e ingressi nelle città.

” Non siamo in fascia rossa, come ieri sera inizialmente si credeva. Con il Prefetto l’abbiamo definita zona arancione “. Così il Sindaco di Pesaro Matteo Ricci, dopo una riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza in Prefettura. La preoccupazione dei marchigiani è come contenere il contagio .  ” Le aziende sono aperte: si potrà andare a lavorare. Ci si potrà muovere per motivi di lavoro e salute: vale sia all’interno della provincia che fuori .- ha dichiarato ancora il Sindaco Ricci – Potranno arrivare e partire le merci “.  Quanto sta avvenendo a Pesaro interessa naturalmente anche gli umbri, in particolare tutti coloro che vivono nella fascia appenninica ( Gubbio, Scheggia, Fossato, Sigillo, Costacciaro e Gualdo). Non solo per la vicinanza territoriale ma soprattutto per il via vai di persone che ogni giorno frequentano la città marchigiana e viceversa. Molti anche per motivi di lavoro. Non sfugge a nessuno che il valico della Contessa rappresenta un collegamento molto utilizzato per recarsi nelle Marche e , naturalmente, proprio nella provincia di Pesaro. In queste ore sono stati rafforzati i controlli lungo la strada della Flaminia fino all’Apecchiese  , della Contessa e delle diverse porte di ingresso verso le cittadine umbre. Anche il collegamento per Fano rappresenta una infrastruttura che si sta cercando di sottoporre ad una serie di controlli. Forze dell’ ordine e militari verranno utilizzati per organizzare dei veri e propri posti di blocco. Gli stessi sindaci umbri hanno rinnovato l ‘ invito a ” coloro che si trovano nelle zone rosse a non rientrare nei comuni dell’ Umbria se non per cause di forza maggiore “.