Quattro arresti e 38 indagati a Perugia per commercio anabolizzanti e sostanze illecite ad atleti. Gubbio e Corciano al centro dell’indagine

Un vasto traffico di sostanze  illecite ad azione stupefacente in favore di atleti partecipanti a competizioni agonistiche di body building e di titolari e frequentatori di palestre con sede al di fuori dell’Umbria è stato scoperto nell’ambito di un’indagine dei Carabinieri del Nas di Perugia. I militari dell’Arma sono stati supportati in fase esecutiva da quelli del comando provinciale e dal personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (Adm). I Carabinieri hanno dato esecuzione, a Gubbio e Corciano, ad un provvedimento emesso dal Gip del Tribunale di Perugia relativo a sei misure cautelari personali di cui uno in custodia in carcere, tre gli arresti domiciliari e due di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. A tutti gli indagati – quattro dei quali appartenenti allo stesso gruppo familiare – è stato contestato il reato di ricettazione e commercio illecito di sostanze anabolizzanti e farmaci ad azione stupefacente destinati ad atleti di body building e a frequentatori di palestre. Contemporaneamente all’esecuzione del provvedimento cautelare, in 27 province italiane i Carabinieri del Comando per la tutela della salute, su delega della Procura della Repubblica di Perugia, hanno eseguito – con l’impiego di oltre 160 militari – 32 decreti di perquisizione locale nei confronti di ulteriori indagati a vario titolo collegati con i destinatari dell’ordinanza. L’inchiesta ha preso il via più di un anno fa (luglio 2021) con un pacco proveniente dalla Bulgaria, intercettato all’aeroporto di Malpensa dal personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Il pacco era destinato proprio a un uomo di Perugia considerato dagli inquirenti “il principale autore dell’illecito commercio”. Più di 500 i clienti che acquistavano le sostanze con un volume di affari di circa 300 mila euro.