Tragedia a Gubbio, due vittime: Samuel 19 anni ed Elisabetta 52. La disperazione degli amici e familiari, troppe vittime sul lavoro

Samuel Cuffaro, 19 anni, studente lavoratore  ed Elisabetta D’Innocenzo, 52 anni, sono le due vittime della tragedia di Gubbio. Poi ci sono i feriti, il più grave è  Alessio Cacciapuoti, 24 anni, è in gravi condizioni all’ Ospedale di Cesena; Kevin Dormicchi , 28 anni, è ricoverato a Branca mentre Dario Vergari,  28 anni, è stato medicato a un braccio ma è rimasto illeso. Anche un vigile del fuoco è dovuto ricorrere alle cure sanitarie. È il drammatico bilancio della violenta esplosione che ha interessato, nel tardo pomeriggio di ieri, un’azienda eugubina che produce cannabis terapeutica. Una scena terribile, atroce, lacerante: ” Mamma è morta”, urla la figlia di Elisabetta D’Innocenzo.  Un’ azienda di giovani, ragazzi che avevano costruito una grande famiglia. In molti sono rimasti lì  fino a notte fonda, abbracciati con le lacrime agli occhi.  Lacrime e dolore, strazio e disperazione hanno accompagnato la salma di Samuele prima di essere trasferita alla Camera mortuaria dell’ Ospedale di Branca. Una tragedia che ha colpito tutta la comunità Eugubina, e non solo.  ” Non si può morire così “, denuncia Filippo Ciavaglia segretario della Cgil di Perugia. Tra i primi ad accorrere sul luogo della tragedia il Sindaco di Gubbio Filippo Mario Stirati. È turbato il Sindaco, ” sono molto addolorato per questa tragedia che ci riporta ad una realtà sconvolgente”. Troppe vittime sul lavoro, troppi lutti. Anche in Umbria il bilancio è pesante: quattro morti dall’inizio dell’anno. Sono numeri sconfortanti. Ora si cerca di capire cosa abbia provocato l’ esplosione, a coordinare le attività investigative sarà il sostituto procuratore di Perugia Gemma Miliani che ha disposto subito il sequestro della palazzina. Al vaglio degli inquirenti la parte amministrativa dell’ Azienda con i vigili del fuoco, a loro volta, impegnati sul versante dell’esplosione. Sembra comunque  che il contratto l’affitto sia regolare. Particolare attenzione è stata rivolta, nei primi attimi, sui solventi e sulle altre sostanze altamente infiammabili utilizzate nella produzione. Operazioni che richiederanno alcuni giorni.

 

IL BOLLETTINO MEDICO DELL’USL DIRAMATO ALLE 12 – Si comunicano di seguito le condizioni cliniche dei due pazienti rimasti feriti durante l’esplosione avvenuta il 7 maggio presso un’azienda situata a vocabolo Canne Greche di Gubbio, ricoverati all’ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino (Branca).

Un uomo, classe 1989 di Gubbio, che ha riportato vaste ustioni su tutto il corpo, è stato operato in urgenza ieri sera dall’equipe della chirurgia ricostruttiva, diretta dal dottor Marino Cordellini, che si è avvalsa della fondamentale collaborazione – oltre che degli anestesisti – dei medici otorini ed oculisti. La prognosi è di 30 giorni.

L’altro paziente, classe 1993 di Gubbio, è ricoverato in OBI (osservazione breve intensiva) con un trauma alla colonna vertebrale e qualche ustione e prognosi di 30 giorni.

I due i vigili del fuoco intossicati o feriti durante il soccorso – uno che aveva inalato dei vapori ed un altro che era arrivato al pronto soccorso con un corpo estraneo in un occhio – sono stati dimessi dall’ospedale dopo poche ore.

Uno dei feriti, infine, già da ieri sera si trova ricoverato al centro grandi ustioni di Cesena in condizioni gravi.

Le salme dei due deceduti sul posto (un uomo ed una donna) attualmente sono all’obitorio dell’ospedale di Branca.