Bracconaggio, sequestrati otto fucili a Spoleto

SPOLETO – Attività anti bracconaggio dai Carabinieri forestali nel periodo natalizio. Una fase di controlli che ha prodotto la denuncia di nove persone. Sono stati scoperti escamotage utilizzati, ma non permessi dalla legge: l’utilizzo di un faro alogeno per cacciare di notte, smartphone con l’applicazione del richiamo degli uccelli.

 

 

Un cacciatore di frodo aveva con sé più di mille cartucce. In un bosco c’era una trappola a scatto scoperta grazie ai pedinamenti.

Sono stati complessivamente sequestrati: otto fucili, oltre 5.000 fra cartucce e bossoli, uno smartphone utilizzato come richiamo acustico, un faro a led, una trappola a scatto, mirini luminosi per la caccia notturna e numerosi esemplari di fauna protetta. Sequestrata anche un’autovettura utilizzata per andare a caccia nella zona di Roselli (comune di Spoleto) che era priva della copertura assicurativa da oltre 2 anni.

Numerose le violazioni amministrative riscontrate, in particolare: caccia in violazione degli orari e in zone di divieto, mancata annotazione della giornata sul tesserino venatorio, omessa esibizione della licenza di caccia, omessa custodia delle armi e altre irregolarità relative a battute di caccia al cinghiale.

Fra i reati venatori contestati l’esercizio venatorio con mezzi vietati, l’abbattimento di specie protette e particolarmente protette e il furto venatorio. In alcuni casi sono state contestate sino a tre ipotesi di reato per singolo soggetto.

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