Caos e schiamazzi, sospesa la licenza ad un phone center di via Fonti Coperte

PERUGIA – Il Questore di Perugia ha emesso provvedimento di sospensione della licenza per un periodo di 20 giorni nei confronti di una cittadina del Camerun, classe ’82 titolare di un phone center di via Fonti Coperte.

Il provvedimento è conseguito ad una serie di episodi registrati già a partire dal 2015 e sfociati nella rissa tra cittadini extracomunitari del 6 maggio scorso.

Le segnalazioni sono iniziate nel 2015 allorché i residenti lamentavano disturbo della quiete pubblica per la musica a forte volume e gli schiamazzi provenienti dall’interno del locale soprattutto nelle ore notturne.

Nel luglio di quell’anno la Polizia Municipale di Perugia era intervenuta alle 02.00 del mattino sanzionando il gestore del locale dopo aver rilevato che la musica diffusa ad alto volume all’interno dell’esercizio si diffondeva anche all’esterno recando disturbo.

A ciò si aggiunge che, come rilevato dai controlli effettuati periodicamente, il locale era divenuto punto di ritrovo ed aggregazione di cittadini stranieri dediti all’uso di bevande alcooliche consumate sul posto e con l’abitudine di abbandonare le bottiglie di vetro nell’area condominiale circostante. Ciò aggiungeva, oltre al disagio dei residenti legato al rumore, anche degrado ed incuria della zona,  strettamente dipendenti dalla conduzione del locale.

L’esercizio, inoltre, nel settembre 2017 è stato oggetto di sopralluogo da parte del personale dell’USL – Umbria 1 che, accertate nel locale precarie condizioni igieniche nonché la mancata applicazione delle procedure di autocontrollo relative alla pulizia ordinaria e straordinaria nonché per scarsa manutenzione delle attrezzature usate nel locale, procedevano alla contestazione delle relative sanzioni amministrative per € 2000.

La situazione è degenerata con l’episodio del 6 maggio u.s. allorchè il personale dell’Ufficio Volanti è intervenuto per una segnalazione di violenta lite per futili motivi tra cittadini extracomunitari.

Gli operanti, giunti sul posto, trovavano un nutrito gruppo di extracomunitari, venuti poco prima a diverbio e colluttazione con bottiglie di vetro rotte, acquistate nel suddetto locale.

Gli stessi apparivano oltremodo agitati, due di loro venivano trovati riversi a terra, uno semidisteso supino a torso nudo con la maglietta intrisa di sangue e il capo insanguinato ed un altro con la maglia lacerata e insanguinata.

A causa dei fatti accaduti, due di questi giovani venivano trasportati da personale del 118 giunto sul posto presso il pronto soccorso dell’ospedale S. Maria Della Misercordia ove, uno di essi, veniva refertato con gg. 10 di prognosi.

La stessa titolare della licenza risultava dagli accertamenti essere coinvolta nell’episodio.

Nella mattinata odierna i poliziotti della Divisione polizia amministrativa della Questura hanno proceduto alla notifica del provvedimento questorile a carico della titolare dell’esercizio.

 

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