Città di Castello, in ospedale il primo parto in acqua

CITTÀ DI CASTELLO – A poco più di due mesi dalla donazione del sistema di telemetria digitale subacquea da parte dell’associazione MATTY & Co., all’ospedale di Città di Castello sono stati effettuati più di venti travagli con l’ausilio dell’acqua come metodo naturale di contenimento del dolore da parto e il 27 luglio è stato effettuato il primo parto in acqua. La prima nata nella vasca dell’ospedale tifernate è Agnese, una bellissima neonata di kg 3.030, secondogenita di una coppia di Citerna. La piccola è venuta alla luce alle ore 19,14 di ieri (27 luglio), assistita dalle ostetriche Silvia Alunni Tullini e Katia Cadeddu che, con il consenso della partoriente e in presenza di condizioni favorevoli, hanno potuto finalmente portare a termine un parto in acqua.

“L’evento della nascita in acqua – spiega Donatello Torrioli, direttore di Ostetricia e Ginecologia – ormai è entrato a far parte della nostra unità operativa. Darà la possibilità alle donne che si rivolgono alla nostra struttura di avere varie opportunità per vivere al meglio l’esperienza unica del parto”.

Dotato di sistema telemetrico senza fili per la rilevazione mobile del battito cardiaco fetale e delle contrazioni uterine tramite sonde impermeabili, il cardiotocografo in dotazione dell’ospedale di Città di Castello rende possibile il monitoraggio sia in vasca sia durante la deambulazione o gli spostamenti in fase di travaglio e risulta ideale per effettuare travagli e parti in acqua nella più completa sicurezza sia per la donna sia per il nascituro.

Il parto in acqua può essere effettuato solo in presenza di specifiche condizioni: in particolare la gravidanza deve essere a basso rischio, non deve trattarsi di parto gemellare, il bambino si deve trovare nella giusta posizione cefalica, travaglio e gravidanza devono presentarsi in regime di fisiologia in base agli standard e alle evidenze scientifiche disponibili.

Nel reparto di ostetricia di Città di Castello oltre al travaglio e parto in acqua sono disponibili altre tecniche non farmacologiche per il contenimento del dolore da parto. Inoltre, a tutte le donne che ne fanno richiesta viene anche effettuata gratuitamente h24 la partoanalgesia (previa visita anestesiologica ed altri esami ematici da effettuare nel corso della 39/40esima settimana di gravidanza).

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