Condanna per violenza sessuale nei confronti del marito dell’amica

PERUGIA – Per un’accusa di violenza sessuale un 55enne è stato condannato a due anni e otto mesi, oltre al risarcimento di 30mila euro per la parte civile. Giudicato con rito abbreviato dal gup Carla Giangamboni, l’uomo di origini sudamericane, è accusato di aver costretto un’amica di famiglia a subire atti sessuali contro la sua volontà. Il pm Mara Pucci aveva chiesto una pena di cinque anni. La vicenda inizia con una denuncia da parte di una donna che racconta di aver subito una violenza sessuale mentre stava riposando in una stanza dopo aver cenato e bevuto birre in compagnia della famiglia dell’uomo e degli amici. La donna racconta che dopo diverse chiacchiere, si è recata in camera da letto per riposarsi e lì si addormenta. Ed è proprio in quel momento che il 55 enne sarebbe entrato nella stanza, le avrebbe tolto gli slip per costringerla a un rapporto sessuale contro la sua volontà. L’atto sarebbe stato interrotto soltanto a seguito dell’arrivo del figlio minore dell’uomo. La donna si sveglierà proprio con il peso di quel corpo sopra il suo per poi rendersi velocemente conto di quello che le stava accadendo, tanto da confidarsi anche con la sua amica, moglie del 50enne. La difesa invece presenta una versione diametralmente opposta, respingendo dal primo momento le accuse di abusi nei confronti della donna. Puttosto la versione della difesa si concentra sul fatto che l’uomo avrebbe intrattenuto con lei soltanto delle effusione, senza consumare un rapporto completo. Dopo questa sentenza, l’avvocato Carlo Bizzarri, difensore dell’imputato, ricorrerà in appello.

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