Gualdo Tadino, “Danut non era incapace di intendere e di volere”, sfida di perizie davanti alla Corte d’Assise

GUALDO TADINO – Udienza di fronte alla Corte d’Assise per il femminicidio dell’8 marzo, quando Danut Barbu uccise la compagna Ofelia in un affittacamere, dopo una tormentata relazione. Al centro del contendere la sanità mentale dell’assassino. Per il professor Traversi, che ha eseguito l’incidente probatorio sull’imputato, questo non è un caso d’infermità mentale. Il perito di parte, Silvio D’Alessandro, lo ha definito “non completamente capace di intendere e di volere”.

Nell’udienza sono stati ascoltati anche la sorella dell’assassino e il cognato. Quest’ultimo ha raccontato di aver ricevuto una telefonata da Danut che gli aveva detto di aver ucciso Ofelia. Il 21 gennaio è prevista una nuova udienza, il 28 la sentenza.

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