Perugia, arresto cardiaco in volo: i medici perugini salvano una donna

PERUGIA – Una donna di 82 anni della provincia di Ancona era in gravi condizioni per una disseccazione aortica e tamponamento cardiaco ma ora può considerarsi salva, dopo essere stata sottoposta ad un lungo intervento di alta specializzazione chirurgica. Qualche altro giorno e sarà trasferita nella unità di degenza della struttura di cardiochirurgia del Santa Maria della Misericordia diretta dal  Professor Temistocle Ragni.

“Si è trattato  di un vero caso di emergenza aggravato dalle condizioni della donna e dal fatto che è stato  necessario   un vero piano di salvataggio- dice all’ufficio stampa dell’Azienda Ospedaliera di Perugia il cardiochirurgo il dottor Gino Di Manici , che ha guidato l’equipe  intervenuta per mettere in sicurezza l’anziana donna.  La  nostra struttura è stato attivato dai medici dell’ospedale di Civitanova Marche che non avevano trovato disponibilità nei centri più vicini  di Chieti, Teramo e ovviamente Ancona, impegnati in altre procedure chirurgiche d’urgenza”.
Visti gli esami eseguiti qualche sanitario aveva  sollevato  dubbi sulla opportunità dell’intervento chirurgico, legati anche alle precarie condizioni generali della paziente. “Il centro di Perugia  si è però  attivato per sollecitare il trasferimento della paziente  chiedendo l’impiego dell’elisoccorso”.

A rendere ancora più complessa  l’intera operazione di salvataggio si è aggiunto  un altro aspetto drammatico: si  è verificato  un arresto cardiaco  durante il volo ed il personale di bordo  ha dovuto intervenire con  un’attività di rianimazione.  Il personale medico e infermieristico  nel pomeriggio  di sabato è rimasto impegnato fino a notte avanzata, con un risultato più che soddisfacente. A coadiuvare l’attività del primo operatore Gino  Di Manici, Simone Perticoni  e Valentina  Tassi che si sono avvalsi del  supporto anestesiologico di Francesca Volpi. A  cinque giorni dall’intervento chirurgico  questa mattina i  medici fanno sapere che “la paziente è in buone condizione e viene  assistita dal  personale della Terapia intensiva postoperatoria cardiochirurgica (Tipoc). Questione di un giorno o due e sarà trasferita nel reparto di degenza”.

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