Perugia, rientra a casa ubriaco e aggredisce la convivente: algerino arrestato per maltrattamenti

PERUGIA  – Rientra a casa a tarda sera ubriaco e aggredisce la convivente. Arrestato dalla Polizia 42enne algerino. La segnalazione giunta alla Sala Operativa della Questura alle 22:30 dello scorso 3 luglio riferiva di forti urla di aiuto che provenivano da un appartamento al sesto piano di un condominio di Elce.

All’arrivo della volante, i poliziotti si sono introdotti nello stabile e, fin dal piano terra, hanno udito grida femminili provenire da un piano superiore. Giunti al sesto, la scena che si sono trovati davanti non lasciava spazio a dubbi: un uomo teneva bloccata una donna afferrandola per la gola e, con l’altra mano, la colpiva ripetutamente con schiaffi al volto. Alla vista degli agenti, l’uomo, successivamente identificato per un algerino del ’75, cercava di darsi alla fuga correndo per le scale.

Mentre un operatore si accertava che la vittima, un’italiana del ’57 stesse bene, l’altro inseguiva l’aggressore riuscendo con estrema difficoltà a bloccarlo prima che uscisse dal portone. Anche una volta fermato, lo straniero continuava ad opporre una strenua resistenza e, in evidente stato di alterazione alcoolica, si dimenava cercando di sottrarsi alla presa del poliziotto. Con l’aiuto del collega e di un’altra pattuglia giunta in ausilio, l’algerino veniva condotto in Questura mentre la donna veniva accompagnata in ospedale.

Sottoposta alle cure del caso, veniva poi dimessa con prognosi di 4 giorni. Analoga prognosi è stata formulata per il poliziotto che, in conseguenza della colluttazione, aveva riportato lesioni superficiali. La vittima riferiva di avere una relazione con lo straniero ormai da due anni e che fin dall’inizio aveva subito gli accessi d’ira del convivente tradottisi a volte in aggressioni verbali ed altre in aggressioni fisiche. Le forze dell’ordine erano già intervenute in due occasioni l’anno scorso e l’algerino era stato denunciato per maltrattamenti in famiglia.

Quanto al recente episodio, raccontava che l’uomo era rientrato a casa ubriaco ed aveva iniziato ad insultarla passando, poi, alle vie di fatto e lei aveva gridato aiuto nella speranza che qualcuno, udendola, chiamasse la polizia.

Gli accertamenti rilevavano a carico dello straniero, oltre a pregiudizi specifici, anche precedenti per evasione, reati contro il patrimonio, danneggiamento, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Tratto in arresto per il reato di maltrattamenti in famiglia, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, l’algerino è stato associato al carcere di Capanne a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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