Perugia, sorpreso con la droga minaccia con una bottiglia un agente, arrestato un tunisino

PERUGIA – Sorpreso con la droga, minaccia di colpire un agente con una bottiglia di vetro ma viene arrestato. E’ successo questa notte durante un servizio di controllo  delle volanti, dirette dal commissario capo Adriano Felici,nella zona di Fontivegge. Nell’occasione, una pattuglia ha notato un gruppo di tre nordafricani sospetti che parlottava nei pressi di una Fiat Punto in sosta all’altezza di via della Ferrovia. I poliziotti hanno deciso di sottoporli a controllo, ma, mentre si stavano avvicinando, due maghrebini sono saliti sull’auto e hanno cercato di allontanarsi, mentre il terzo si è rifugiato all’interno di un palazzo.

La colante ha inseguito la Punto, che, al fine di seminarla, ha persino tentato di imboccare contromano il sottopassaggio che conduce in Via Settevalli, dovendosi però subito fermare per l’arrivo di un’altra autovettura. A quel punto, i due uomini a bordo del veicolo sono fuggiti a piedi. Il passeggero è riuscito a dileguarsi, mentre il conducente è stato raggiunto dall’ass. Mauro Piccioni, che non ha esitato ad affrontarlo. Vistosi raggiunto, il fuggitivo, G.H., tunisino del 1991, lo ha impegnato in una colluttazione, cercando più volte di colpirlo con una bottiglia di vetro che teneva in mano. Malgrado ciò, agendo in modo fulmineo, il poliziotto ha schivato i colpi, per poi bloccarlo ed immobilizzarlo grazie al contributo del compagno di Volante, ass. capo Riccardo Sestito.

All’interno della Punto gli agenti hanno trovato due involucri, contenenti rispettivamente oltre 23 grammi di hashish e circa 2 grammi di eroina. L’auto è risultata recentemente rubata e G.H. la conduceva pur essendo privo di licenza di guida. Il tunisino è stato arrestato con le accuse di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, resistenza e minacce aggravate a pubblico ufficiale e contestualmente denunciato per i reati di ricettazione e guida senza patente. Sarà processato per direttissima.

Non paghi del risultato, gli agenti sono poi tornati presso l’edificio dove avevano visto inizialmente nascondersi un altro nordafricano e qui, coordinati sul campo dall’ispettore capo Maurizio Ceccarelli, hanno rapidamente individuato l’appartamento dove l’uomo si era rifugiato e lo hanno perquisito.  Tale attività ha dato buoni frutti, poiché A.A., queste le iniziali dell’altro tunisino, aveva occupato senza titolo un immobile e ne aveva fatto una vera e propria centrale di spaccio: infatti, in casa i poliziotti hanno trovato, oltre a circa 13 grammi di hashish, alcuni coltelli con bruciature utilizzati per sminuzzare la droga e vari involucri in cellophane pronti per il confezionamento dello stupefacente. Pertanto, la Polizia ha indagato questo secondo maghrebino per i reati di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio e invasione di edifici.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.