Perugia, spacciatore in manette a Fontivegge

PERUGIA – Spacciatore in manette, ieri sera, a Fontivegge, grazie all’intuito degli Agenti della Volante. Durante il pattugliamento i poliziotti, verso le 20, intervenivano in un esercizio pubblico ove un tunisino si era presentato pretendendo di mangiare “a sbafo”.  Difatti, al momento del pagamento, consegnava soltanto una moneta da due Euro; alla ulteriore richiesta di saldare completamente l’ordine, lo straniero riferiva che se non gli avessero dato quanto richiesto sarebbe successo quanto accaduto qualche mese fa, quando malmenò ferocemente un dipendente.

All’arrivo degli agenti lo straniero prima tentava di fuggire, poi di disfarsi, con uno scatto fulmineo, di un pacchetto di sigarette dalla tasca sinistra dei pantaloni, che ha gettato in una fioriera fuori dal locale. I poliziotti, rinvenuto l’involucro, vi trovano al suo interno nove frammenti di sostanza solida marrone, rivelatasi poi Hashish. Il tunisino veniva quindi sottoposto a perquisizione personale che permetteva di rinvenirgli addosso una chiave di una autovettura, un cellulare, e una somma in contanti.

Nel telefono erano contenuti messaggi espliciti in entrata (Ricevuti) contenenti richieste di cessione di sostanza stupefacente. Apparso evidente che lo stesso avesse posto in essere una cospicua attività di spaccio di sostanze stupefacenti, provato dallo stupefacente occultato all’interno del pacchetto di sigarette, precedentemente suddiviso in piccole dosi per accelerare le operazioni di spaccio, dalla somma di denaro in banconote di piccolo taglio e dai messaggi estrapolati dal telefono cellulare, visti anche i suoi precedenti specifici, gli agenti lo ponevano in arresto.

Non paghi del risultato investigativo gli agenti si mettevano, con un’altra pattuglia, a cercare in zona il veicolo corrispondente alla chiave trovata in suo possesso. Nella vicina piazza Fonti di Veggio, veniva trovata una vettura rubata qualche giorno fa a Torgiano, le cui chiave era quella in possesso dello straniero.

Visto che il tunisino ad agosto era stato arrestato per stupefacenti e scarcerato qualche giorno dopo e che negli ultimi due anni era stato indagato per stupefacenti e ricettazione in altre tre circostanze, apparso evidente che fosse dedito ad attività illecite durature nel tempo, reiterando costantemente i reati di cui si era reso protagonista, il tunisino veniva tratto in stato di Fermo di P.G. per il reato di Ricettazione e, in stato di libertà per il reato di tentata estorsione ai danni dell’esercizio commerciale.

Veniva tradotto in carcere.

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