Spoleto, frode informatica: individuato presunto colpevole

Nel corso della settimana, a pochi giorni da un altro evento similare, il personale della Stazione Carabinieri di Spoleto ha scoperto un reato alquanto fastidioso e sempre più diffuso afferente i “cyber crimes”.

Nel dettaglio, i militari a seguito di denuncia da parte di una Signora del posto hanno avviato un’indagine finalizzata a comprendere il “modus operandi” e il presunto autore del reato. Specificatamente, la donna ha rappresentato ai Carabinieri di aver riscontrato un addebito di circa 200 € per acquisti, su un noto sito internet, di materiale informatico mai effettuati dalla stessa e di cui ne disconosceva completamente la relazione con il proprio conto corrente.

Avvedutasi della verosimile frode informatica subìta ha provveduto a segnalare l’accaduto ai Carabinieri che si sono immediatamente attivati per fare luce sull’evento reato individuando, all’esito dell’indagine svolta, il presunto autore della condotta fraudolenta.

Tali tipologie delittuose, nel periodo pandemico, hanno avuto un forte incremento determinato sicuramente dall’aumento degli acquisti on-line.

Le tecniche adoperate per le frodi informatiche sono molteplici, tra cui la tecnica del “phishing”, ossia una tipologia di truffa effettuata su internet attraverso la quale un malintenzionato cerca di ingannare la vittima convincendola, mediante artifizi e raggiri, a fornire informazioni personali, dati finanziari o codici di accesso, fingendosi spesso un ente affidabile o persona qualificata mediante comunicazione digitale.

Le modalità di commissione del reato variano, sempre con tecniche articolate e sofisticate, ossia l’invio di:

  • mail da aprire con istruzioni da seguire fornendo dati personali;
  • link dedicati con velate riconducibilità ad acquisti/inserimenti di credenziali ovvero altri dati sensibili;
  • sms con successivi contatti da parte di sedicenti call-center della banca ove si detengono conti correnti personali.

La Compagnia dei Carabinieri di Spoleto sta continuando l’opera di sensibilizzazione del cittadino con incontri volti adinformare le comunità sulle modalità di difesa da tali possibili reati ponendo l’attenzione nell’evitare di fornire dati sensibili.