A sette giorni dal Natale, Delta è tornata a dilagare e avanza Omicron: corsa per salvare i fragili e anziani

A sette giorni dal Natale, i contagi continuano a salire. Ieri per l’Umbria, come per il resto d’Italia, è stato un brutto giorno per il numero dei contagi (368), forse il peggiore in assoluto da quando ci sono i vaccini. Che Natale sarà qurello umbro ? ” A Natale, momento di compere e assembramenti, bisogna essere responsabili. Questo virus muta: contrastiamo la variante Omicron correndo con le terze dosi, vacciniamo i bambini”, così sintetizza il commissario per l’emergenza Francesco Paolo Figliuolo. Dai medici, invece, arriva un appello ben preciso: proteggiamo i fragili, pensiamo alle persone anziane e ai malati cronici, anche se hanno ricevuto le tre dosi. Se stiamo vicino a loro, più a lungo indossiamo la mascherina meglio è. Quello in arrivo non sarà quindi un Natale in cui ci si potrà rilassare, nemmeno in zona bianca. Non ci sono garanzie sul periodo delle feste anche se in Umbria la percentuale di occupazione dei posti letto nei reparti ordinari e nelle rianimazioni è ancora ben al di sotto delle soglie di allerta ( rispettivamente 15 e 10%). Se l’anno scorso a ridosso del Natale scattavano obblighi precisi (come il limite di non più di due adulti non conviventi da poter invitare a cena) quest’anno si intensificano i controlli delle forze dell’ordine  sul corretto uso del green pass. Bisogna evitare grandi aggregazioni, mantenere comportamenti prudenti ed effettuare la dose di richiamo del vaccino, riepilogano dal ministero della Salute. Il vaccino resta l’unico scudo certo. Rispetto al rischio di infezione superare il quinto mese dalla seconda dose riduce la protezione. Quando si fa il booster, invece, la copertura si innalza subito a livelli simili a quelli del completamento del ciclo vaccinale e in alcuni casi addirittura superiori. Proteggersi è indispensabile perché la contagiosa variante Delta è tornata a dilagare. E perché la contagiosissima Omicron sta avanzando. La curva epidemica in Umbria è in costante aumento, fortunatamente ancora lineare e non esponenziale, ma rispetto all’anno scorso abbiamo dalla nostra parte strumenti di difesa. Dieci, quindici giorni al massimo e poi si saprà di più  sulla diffusione e letalità della variante Omicron. A quel punto il governo deciderà se ridurre ulteriormente da 9 a 6 mesi la durata del green pass come sollecitato da molti scienziati e tecnici.