Approvato nuovo piano dei rifiuti, l’Umbria verso l’inceneritore: la battaglia si sposta sui territori

Il Consiglio Regionale dell’Umbria ha approvato il Piano regionale di gestione integrata dei rifiuti. Lo ha fatto nella seduta di ieri con il voto favorevole dei consiglieri del centrodestra, ai quali si è aggiunto quello di Andrea Fora. Astenuta Donatella Porzi del gruppo Misto, contrari gli altri sei consiglieri della minoranza (Pd, M5S e Bianconi). Respinti 20 emendamenti del gruppo M5S (alcuni dei quali sottoscritti anche da alcuni consiglieri del Pd) e uno di cui era primo firmatario Michele Bettarelli (Pd). “Con questo Piano – ha detto il vicepresidente della Giunta e assessore all’Ambiente, Roberto Morroni – la nostra regione si assicura un’organizzazione che garantisce stabilità e l’autosufficienza del ciclo integrato dei rifiuti, collocandosi fra le realtà più avanzate in Italia”. Per Morroni l’approvazione definitiva del Piano rappresenta ” il punto di approdo di un percorso iniziato tre anni fa contrassegnato da una fase di ampio confronto e partecipazione che si è sviluppata anche in sede di seconda Commissione”. Il vicepresidente della giunta spiega poi i tratti caratterizzanti del nuovo Piano: incrementare la raccolta differenziata al 75% rispetto all’attuale 68%; portare a meno del 10% la quantità di rifiuti da conferire in discarica (attualmente è di oltre il 30%); incrementare l’indice di riciclo dei rifiuti fino al 65% rispetto al 57-58% attuale. Priorità del Piano è la chiusura del ciclo dei rifiuti con la costruzione dell’impianto di termovalorizzazione per la valorizzazione energetica dei rifiuti. ” Il Piano approvato è stato fatto – replica il consigliere regionale del M5S Thomas De Luca – non in funzione della gestione dei rifiuti, ma finalizzato alla costruzione di un impianto di incenerimento che porterà ulteriori costi sulla spalle dei cittadini e il peggioramento dell’emergenza ambientale, sanitaria e climatica della nostra regione. Altro che riduzione delle tariffe per le famiglie e imprese”. Ma c’è una cosa in più che il rappresentate dei Cinque Stelle denuncia: ” Per alimentare il nuovo inceneritore sarà necessario aumentare la produzione dei rifiuti e ampliare le discariche. Per questo motivo, tra l’indifferenza della maggioranza, sono stati respinti emendamenti da me presentati che intendevano investire su recupero, riciclo e raccolta differenziata e che chiedevano maggiore trasparenza di costi”. Poi annuncia: ” La battaglia si sposta ora sui territori dove la Regione dovrà cercare di realizzare il nuovo inceneritore e spiegare queste scelte ai cittadini, ai lavoratori, a coloro che saranno esposti. Ecco perché il Piano di gestione dei rifiuti approvato è in realtà il piano per il nuovo inceneritore”.