Covid, anche in Umbria precedenza ai richiami: sospese le prime dosi. A luglio taglio forniture del 5%

L’ Umbria, come abbiamo già annunciato, ha sospeso le prime dosi e accelera sulle seconde dosi. È stata sospesa anche la possibilità di richiedere l’anticipazione della seconda dose, così come invece era stato annunciato precedentemente.  Ora l’urgenza sta nella necessità di immunizzare tutti, soprattutto i soggetti fragili e quello che è rimasto di umbri con più di 50 anni, con particolare attenzione agli over 60 che purtroppo saranno i più interessati da ricoveri e mortalità dell’eventuale incremento dei contagi in autunno. Così come è stata sospesa la possibilità di chiedere il vaccino da parte di coloro che vengono in Umbria per ragioni di turismo. In poche parole i turisti che chiederanno di vaccinarsi nella nostra regione verranno presi in considerazione solo se ci sarà la disponibilità di dosi. A questa mattina solo il 35,03% degli umbri hanno completato il ciclo vaccinale mentre sono quasi il 30% coloro che hanno fatto una dose e sono in attesa della seconda. Ci si concentra così sulla necessita’ di completare il ciclo vaccinale in quanto due dosi consentono di ottenere la massima efficacia. Per aumentare l’efficacia del vaccino e rispondere meglio alle varianti la seconda dose è più che mai necessaria. C’è inoltre la necessità di fare i conti con il taglio delle forniture a luglio del 5% dei vaccini a Rna messaggero come Pfizer e Moderna, gli unici ammessi per gli under 60. L’irrilevanza del monodose J&J che viene usato per pochissime somministrazioni e l’uso ormai marginale di AstraZeneca confinato agli over 60, obbligano ad una rivisitazione dell’agenda vaccinale anche per evitare il rischio di un disallineamento tra l’offerta di preparati e la richiesta dei vaccinandi. Per questo si è deciso di far slittare le somministrazioni delle prime dosi di un paio di settimane interrompendo anche le nuove prenotazioni. Ora la priorità diventa la somministrazione dei richiami.