Disabili maltrattati, i genitori dei ragazzi: ” All’oscuro di tutto”. Pronti a costituirsi parte civile

“Siamo profondamente turbati per quello che sta emergendo dall’indagine in corso. La Fondazione, della quale sono legale rappresentante appena da qualche mese, è completamente estranea alle condotte che avrebbero assunto gli operatori coinvolti nei dei nostri ragazzi, comportamenti che condanniamo fortemente”: è la presa di posizione di Gabriele Ferranti, presidente e legale rappresentante di Aurap, onlus alla quale fa riferimento la Comunità di alloggio per disabili a Collestrada dove tre operatori sono stati arrestati, ai domiciliari, per maltrattamenti ai danni di quattro ospiti. La Fondazione è composta dai genitori dei ragazzi, dodici complessivamente, risultati all’oscuro di quanto accadeva e ora persone offese dal reato, pronti a costituirsi parte civile, nell’indagine nella quale sono rappresentati dagli avvocati Walter Biscotti e Roberta Ercolani. ” La Fondazione, che ha tra i propri scopi quello di evitare ai ragazzi affetti da autismo un destino di istituzionalizzazione in ambienti di vita separati dal contesto civile e sociale del territorio e quello di favorire l’acquisizione di abilità ed autonomie crescenti, svolge la propria funzione da oltre 20 anni e non ha mai avuto problemi di questo tipo”, sottolinea Ferranti. “Siamo a completa disposizione della magistratura, anche nella fornitura di tutto il materiale che ritenesse necessario acquisire affinché venga accertata la verità dei fatti. La Fondazione si costituirà parte civile e adotterà ogni opportuna azione nei confronti di tutti coloro che risulteranno coinvolti in questa spiacevole vicenda – conclude Ferranti – per aver danneggiato non solo i ragazzi ma anche la stessa Fondazione”. Secondo gli investigatori i ragazzi sarebbero stati presi a calci, a pugni in faccia, presi per i capelli, per le orecchie e per il collo. E poi insultati , derisi e minacciati. Tutti fatti documentati dai carabinieri del Nas di Perugia, coordinati dal sostituto procuratore Mario Formisano. I carabinieri avevano messo le telecamere nel centro diurno Forabosco di Collestrada. Sono stati arrestati due educatori e un operatore sanitario accusati di maltrattamenti e lesioni personali: un 34enne, originario di Brindisi, un 44enne di Perugia e un 54enne originario di Frosinone. Oltre a loro ci sono altri 4 indagati, tra cui la psichiatra, direttrice sanitaria della struttura e altri due operatori. Per loro l’accusa è di aver visto tutto senza denunciare nulla. Non solo violenze fisiche ma anche psicologiche come quando un arrestato tenendo la gamba di un ragazzo ferma con il piede gli dice: ” adesso come non ti fai la pipì addosso ?”.  Un clima di mortificazioni e vessazioni. A far scattare le indagini è stato il padre di un ragazzo, il quale ha notato che il figlio aveva ecchimosi nelle parti intime, occhi e parti del corpo tumefatte. Sull’inchiesta è intervenuta anche la ministra per le disabilità, Alessandra Locatelli che ha ringraziato le forze dell’ordine che sono “subito intervenute”.